L'ANNUNCIO
PORDENONE Sei mesi, forse meno, per completare uno studio di fattibilità

Martedì 22 Gennaio 2019
L'ANNUNCIO
PORDENONE Sei mesi, forse meno, per completare uno studio di fattibilità che partirà a breve, e che rappresenta ormai il viatico più sicuro per proteggere un'operazione delicata. Altri sei per comunicare, organizzare, limare il cambiamento sino a farlo diventare indolore. Ma ormai la strada è tracciata: una volta ottenuti i numeri definitivi, che giustificheranno la svolta, il Comune di Pordenone dirà addio ai cassonetti lungo le strade. Si passerà al porta a porta, cioè alla raccolta dei rifiuti da effettuare a domicilio.
COME FUNZIONA
Il sistema è già in vigore in tanti comuni della provincia, da Cordenons a Casarsa, ma anche in Pedemontana e nella Bassa. Ai residenti a inizio anno è fornito un calendario: ogni giorno (o quasi) si deve consultare per posizionare fuori dal cancello il sacco o il contenitore giusto. Secco il martedì, plastica il mercoledì e così via. Il rifiuto organico, invece, dev'essere conferito nei piccoli cassonetti che si possono aprire solamente con la chiave, fornita dal gestore del servizio di raccolta e smaltimento ai proprietari di case e appartamenti. Il modello, scattato soprattutto nei paesi, ora è imitato dalle città di medie dimensioni. A Pordenone la strada la sta disegnando l'assessore all'Ambiente Stefania Boltin.
IL PERCORSO
«Avvieremo a breve lo studio di fattibilità per cambiare il sistema di raccolta in città - ha annunciato ieri Boltin -: da quello attuale al porta a porta, con quest'ultimo che porterà una serie di vantaggi». Si lavorerà di concerto con Gea, la società a cui si affida il Comune per lo smaltimento dei rifiuti. Nella zona della città che si trova dentro il ring esiste già una forma ibrida di raccolta, ma nelle intenzioni dell'amministrazione Ciriani c'è il porta a porta integrale.
«La svolta - ha proseguito Stefania Boltin - ci permetterà di contenere il fenomeno dell'abbandono dei rifiuti fuori dagli spazi consentiti. La raccolta porta a porta consente di attribuire in maniera più certa il rifiuto al proprietario dell'abitazione davanti alla quale è posizionato il sacco o il contenitore, e allo stesso tempo scoraggia chi invece fa il turista dell'immondizia, gettando i propri sacchi negli spazi comuni».
C'è anche un altro risvolto, e riguarda il decoro urbano. Spesso si è parlato di interrare o nascondere i cassonetti che colorano le piazze e le strade del tessuto cittadino. Una volta passati al porta a porta si potrà dire addio alla maggior parte dei bidoni, ingombranti e antiestetici, e utilizzare gli spazi per ampliare la superficie verde del centro e della periferia.
LE TASSE
Infine un ultimo ma non meno interessante dettaglio economico: «Il passaggio al porta a porta - ha assicurato Boltin - permetterà, grazie ai costi più bassi da pagare per il trattamento della differenziata, di non far aumentare la Tari anche a fronte degli adeguamenti Istat ma anche di ridurla». Parole che resteranno scolpite: i residenti si aspettano esattamente questo.
Marco Agrusti
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci