INQUINAMENTO
PORDENONE L'intento è quello di allargare i provvedimenti a

Lunedì 15 Ottobre 2018
INQUINAMENTO PORDENONE L'intento è quello di allargare i provvedimenti a
INQUINAMENTO
PORDENONE L'intento è quello di allargare i provvedimenti a un numero crescente di Comuni, a cominciare da quelli del Sacilese e del Sanvitese. In pratica, di raddoppiare le adesioni, come confermato nei giorni scorsi dall'assessore all'Ambiente Stefania Boltin. Nel frattempo, arrivato al suo terzo anno di applicazione, il piano RespiriAmo prende il via oggi negli stessi dieci comuni dell'area pordenonese (Azzano, Cordenons, Fiume Veneto, Pasiano, Porcia, Pordenone, Prata, Roveredo, San Quirino e Zoppola) che hanno scelto di ridurre le emissioni da riscaldamento e da fuochi all'aperto, con capofila Pordenone, dove le limitazioni sono estese anche alla circolazione delle auto. E prende il via in sordina, senza messaggi WhatsApp né comunicazioni sul sito istituzionale.
Le regole sono quelle in vigore dal 2016, da quando l'esecutivo precedente ha sostituito le misure emergenziali del vecchio Pac con provvedimenti stagionali alla luce del fatto che, una volta accumulati, gli inquinanti impiegano diversi giorni a dissolversi. Il Piano prevede dunque il divieto di accesso alle auto all'interno del ring, che scatta oggi e si protrarrà fino al 7 dicembre, per poi riprendere - dopo la pausa natalizia - il 15 gennaio fino al 31 marzo. La limitazione è valida da domenica a venerdì dalle 16 alle 20 per le auto a benzina euro 0, 1 e 2, le auto diesel euro 0, 1, 2 e 3 senza filtro antiparticolato, i ciclomotori e i motoveicoli euro 0 e 1. Per gli autoveicoli per il trasporto merci, il divieto vale per i diesel euro 0, 1, 2 e 3 senza filtro antiparticolato dalle 14 alle 20.
Quanto al riscaldamento, le limitazioni scatteranno al superamento della soglia dello smog per più giorni di qui al 15 aprile e riguarderanno tutti i dieci Comuni che hanno adottato il Piano. In quel caso, si dovrà abbassare di due gradi la temperatura, non usare stufe a legna e non accendere fuochi all'aperto (con eccezioni regolamentate per i falò epifanici), con la deroga per le fasce deboli. Tuttora aperta la questione delle sanzioni, sulle quali il Piano non dà alcuna indicazione, con l'applicazione delle limitazioni che resta dunque affidata alla sensibilità dei cittadini. Il mancato allargamento della platea dei Comuni aderenti al Piano è stato più volte evidenziato anche dal consigliere comunale Nicola Conficoni (Pd), che sul tema dell'approvazione dei piani antismog si appresta a presentare anche un'interrogazione in Consiglio regionale: «In più occasioni abbiamo sollecitato la Giunta a proseguire il virtuoso percorso avviato coinvolgendo altri Comuni. A dispetto di annunci troppo ottimistici e avventati, però, anche quest'anno la porzione di territorio interessata dalle misure da attivare quando lo smog supera i limiti per più di tre giorni consecutivi è rimasta invariata. L'auspicio è che l'assessore Boltin passi dalle parole ai fatti perché l'inquinamento compromette la nostra salute».
Lara Zani
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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