Demenza: i familiari devono pagare le rette

Giovedì 14 Giugno 2018
DEMENZE
PORDENONE Chi paga le rette della casa di riposo per un malato di demenza non autosufficiente? A cercare di dare una risposta ad una domanda che spetto viene rivolta al distretto da parte dei familiari il responsabile del distretto stesso, mario marin. «La sentenza della Cassazione del 2012 aveva affermato che le rette di ricovero in case per anziani per pazienti non autosufficienti con demenza di Alzheimer devono essere tutte a carico del servizio sanitario sul presupposto che si eroghi solo assistenza sanitaria e non sociale. Invece poi la Corte Costituzionale con sentenza n.296 del 2012 e il Consiglio di Stato sezione V con sentenza depositata il 23 febbraio 2015 - va avanti marin - hanno chiarito che l'assistito e i suoi familiari eredi di primo grado sono tenuti per legge (art. 433 cc) a pagare le rette secondo le loro possibilità economiche misurate con l'indicatore Isee».
LE SENTENZE
«Queste ultime sentenze non hanno avuto uguale pubblicità - spiega il responsabile del Distretto Urbano - per cui si è creata in molte famiglie l'aspettativa irrealistica di presa in carico totale dei costi da parte pubblica. E' necessaria dunque una comunicazione trasparente sui diritti esigibili. In realtà, il costo di questo ricoveri comprende una quota per servizi sanitari che è già sostenuta dall'Azienda Sanitaria (Drge n.333/2008) ed una quota sociale ripartita tra Comune e utente o suoi familiari. Infatti una quota di abbattimento della retta di ricovero è sostenuta dalla Regione (legge regionale 10/1997). Gli utenti e i loro familiari che hanno la disponibilità economica sono quindi obbligati a compartecipare al costo dell'assistenza pagando le rette che sono già al netto dei costi sanitari. Questo obbligo esiste indipendentemente dal fatto che i familiari siano o no conviventi poiché il rapporto parentale non si estingue per il venir meno della convivenza o del rapporto affettivo. Il Comune di riferimento interviene in toto per le persone residenti che risultano indigenti senza supporto familiare in grado di assolvere agli obblighi di assistenza familiare». Marin conclude. «Va rilevato infine che la Regione con DPReg n.7/2015 ha disposto l'erogazione di contributi economici di aiuto familiare per le persone con demenza assistite a domicilio per favorire il mantenimento degli anziani nel loro ambiente di vita quando possibile».
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