Condannato a sei anni per la cocaina nascosta nel forziere sotto il pavimento

Mercoledì 20 Febbraio 2019
IL PROCESSO
PORDENONE Sei anni di carcere per spaccio di cocaina sono stati inflitti ieri, dal gup Monica Biasutti, a Manuel Lorenzon, 48 anni, originario di Pordenone ma residente a Caorle.
L'uomo era accusato di aver spacciato tra luglio e dicembre 2016 un chilogrammo e mezzo di stupefacente. I carabinieri avevano individuato anche il nascondiglio della droga: era custodito in una cassaforte sistemata sotto un pavimento di parquet, nell'abitazione di un pensionato di Caorle. Nel forziere gli investigatori avevano recuperato due etti di cocaina. «La custodisco dietro un compenso, ma non ho nulla a che fare con chi la spaccia», aveva dichiarato il pensionato, uscito dal processo con un patteggiamento per il quale ha beneficiato della collaborazione fornita in fase di indagine.
Lorenzon, difeso dall'avvocato Guido Galletti, ieri è stato giudicato con rito abbreviato. Il pm Maria Grazia Zaina aveva concluso per 9 anni di reclusione, chiedendo che fosse riconosciuta anche la recidiva, aggravante che il gup ha invece risparmiato all'imputato.
Quello di Lorenzon, che a Caorle è soprannominato Mela, è un caso che aveva impegnato a lungo i carabinieri della locale stazione. Dopo l'arresto, infatti, aveva ottenuto l'obbligo di firma. Tornato in libertà aveva cercato di intimidire i clienti affinchè non collaborassero con gli inquirenti fornendo indicazioni che avrebbero potuto aggravare la sua posizione processuale.
In seguito alle minacce patite da alcuni consumatori di Caorle e San Stino, la Procura di Pordenone aveva chiesto e ottenuto un secondo provvedimento cautelare in carcere.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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