Con le categorie economiche Bolzonello al contrattacco

Sabato 21 Aprile 2018
L'INCONTRO
PORDENONE Infrastrutture come la Cimpello-Sequals-Gemona e il ponte sul Meduna al centro delle richieste delle categorie economiche al candidato presidente della Regione del centrosinistra Sergio Bolzonello, ultimo ad affrontare la platea degli imprenditori in un confronto che si fa a tratti duro, quando sul tavolo vengono messe questioni come quella del Consorzio universitario, dello scioglimento delle Province e, soprattutto, delle Camere di commercio. Centrale per tutte le categorie il tema della Cimpello-Sequals-Gemona. «Dal punto di vista della necessità del completamento della Cimpello-Sequals-Gemona - risponde il candidato - mi trovate assolutamente d'accordo. Se però pensate a una Sequals-Gemona a livello si autostrada - aggiunge - la vedo molto difficile. In ogni caso, quello sul completamento è un dossier da aprire». In materia di infrastrutture, gli altri temi sono quelli della ferrovia («non è chiusa la partita della velocizzazione della linea Venezia-Udine, penso che se velocizzata potrebbe diventare la più grande metropolitana di superficie della nostra regione»), il ponte sul Meduna («è uno dei punti del programma e - rivendica Bolzonello - i soldi erano stati messi da noi e poi tolti») e l'Interporto sul quale «abbiamo messo più di qualche danaro anche ultimamente; siamo convinti che possa giocare un ruolo più che significativo». C'è poi il nodo delle infrastrutture informatiche, critico soprattutto per le zone montane: «Deve essere la Regione a dare delle risposte a tutta la parte della montagna, e questo significherebbe restituire alle imprese una cifra altissima». Il confronto con gli imprenditori e con il presidente della Camera di commercio Giovanni Pavan si fa più serrato sul tema della Cciaa. La richiesta è da un lato che la Regione si associ al ricorso e, dall'altro, di intervenire sul Governo per sospendere il processo di unificazione: «Chiederemo la competenza primaria - replica Bolzonello -, però io non arretro: il gioco è tutto interno alle categorie. Nel momento in cui avete lasciato andare Gorizia e Trieste verso l'unificazione, avete creato un vulnus rispetto all'ente unico». E il vicepresidente replica duramente anche alle accuse sulla chiusura delle Province: «Sono state chiuse dal Consiglio regionale all'unanimità, chi non ha voluto partecipare è uscito dall'Aula e non ha dichiarato nulla. Se andiamo a raccontare che le Province le ha chiuse il centrosinistra, raccontiamo una storia che non sta né in cielo né in terra». Poi Bolzonello rivendica il lavoro fatto: «Il 2013 era un anno in cui in questa terra si arrivava dalle macerie; l'intero comparto economico non aveva linee guida di nessun tipo. E dopo tre mesi è arrivata anche la batosta di Electrolux. A quel punto, dissi chiaramente che si ripartiva da un post terremoto, che occorreva ripartire dalle fabbriche e misi in piedi un ragionamento complessivo. A cinque anni di distanza, abbiamo recuperato 11mila posti di lavoro e ricollocato il turismo al centro di alcuni progetti. Per il futuro abbiamo bisogno di andare a mettere ancora più a regime il sistema dell'innovazione e della ricerca e avere la forza di intervenire su tre materie: il mondo del lavoro e la qualità dei posti di lavoro, la regionalizzazione della scuola e la natalità, con un accompagnamento ai ragazzi fino ai 18 anni».
Lara Zani
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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