«Un giorno su due aria inquinata sopra i limiti»

Domenica 24 Marzo 2019
«Un giorno su due aria inquinata sopra i limiti»
SMOG
PADOVA Quella che si è appena conclusa è stata la stagione invernale più inquinata degli ultimi decenni. «Si è trattato dell'inverno peggiore dell'ultimo decennio conferma Lucio Passi, responsabile politiche antismog di Legambiente Padova . Attualmente Arpav fornisce i dati valicati di due stazioni di rilevamento situate in città, all'Arcella e a Granze, mentre quella della Mandria è silente da ottobre dello scorso anno. Ebbene dal 1 gennaio al 21 marzo a Granze si sono verificati 46 superamenti del limiti di legge giornaliero, ed all'Arcella 44. Possiamo affermare che l'inquinamento medio della città sta nel mezzo: l'aria, più di un giorno su due è risultata inquinata al di sopra del limite di legge». «Il limite per il Pm10 aggiunge è di 50 microgrammi per metro cubo d'aria da non superarsi per più di 35 giorni all'anno. Se confrontiamo l'inverno appena terminato con gli anni precedenti, notiamo che è stato il peggiore. Nel 2018 i superamenti sono stati 33 sia a Granze che all'Arcella. Nel 2017 a Granze 44 ed all'Arcella 42. Nel 2016 29 e 33, nel 2015 39 in entrambe le centraline, nel 2014 nelle due stazioni sono stati registrati 27 superamenti, nel 2013 24 e 29, nel 2012 36 all'Arcella». «Chiediamo al Comune di varare con urgenza i provvedimenti strutturali necessari ha detto ancora ambientalista Si tratta di un mix di provvedimenti per diminuire l'uso preponderante del mezzo privato, sottolineando come sia indispensabile puntare alla politica della sosta, sul potenziamento del servizio pubblico, puntare sulla ciclabilità con l'introduzione della zona a ciclabilità diffusa in tutto il centro e con l'adozione di un PUMS lungimirante che miri a ridurre sotto il 30-35% gli spostamenti con l'auto privata».
L'ACCORDO
«La situazione anche a livello regionale è drammatica sottolinea, invece, Luigi Lazzaro, presidente di Legambiente Veneto l'accordo di bacino padano non è sufficiente in quanto non è stato in grado di ridurre il fenomeno, sono altresì necessarie misure strutturali di pianificazione regionale che attualmente sono latitanti, è necessario potenziare il trasporto pubblico locale, il trasporto su ferro, la micro-mobilità e la sharing mobility. Diventa sempre più evidente come le morti premature siano originate anche da una responsabilità politica che ha dimostrato poco impegno e colpevole disattenzione negli ultimi decenni».
Alberto Rodighiero
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