Troppi morti sull'Adriatica: un nuovo velox

Venerdì 26 Gennaio 2018
Troppi morti sull'Adriatica: un nuovo velox
BATTAGLIA
«Chiederemo alla Prefettura di installare un nuovo autovelox fisso lungo via Maggiore». In questi giorni gli uffici competenti stanno raccogliendo i dati dei sinistri mortali che si sono verificati negli ultimi dieci anni nel tratto di statale Adriatica che va dal ponte della Rivella a quello del Catajo. «I carabinieri ci hanno fatto avere l'elenco degli interventi effettuati - precisa il sindaco Massimo Momolo, che sta seguendo l'iter - A giorni giungerà un documento analogo dalla polizia locale».
Cinque i morti nell'ultimo decennio in quel pezzo di strada Battaglia che i residenti definiscono maledetto. «Non vi sono altre soluzioni se non un apparecchio fisso - sottolinea il primo cittadino - Il corpo della polizia locale ha due vigili in pianta organica, è chiaro che non siamo nelle condizioni di garantire un controllo 24 ore su 24. È uno dei punti più rischiosi di tutta la Provincia: molti gli automobilisti che arrivano a tutta velocità da Monselice e finiscono così per non accorgersi del guard-rail che compare quasi all'improvviso. Occorre agire subito, non si tratta di fare cassa, ma di salvare vite umane. Ci auguriamo che la Prefettura, competente in materia, ci dia presto una risposta positiva, non possiamo permetterci di aspettare ancora».
Già nel 2011 l'ex sindaco Daniele Donà, oggi consigliere di opposizione, tentò la carta del velox fisso, sempre per i medesimi motivi. Quella volta si appellò al ministero dei Trasporti che, però, bocciò la sua proposta. Nel pacchetto inserì anche due varchi elettronici in grado di intercettare i camion con carico superiore ai 35 quintali e, di conseguenza, non autorizzati a transitare lungo via Maggiore.
«Allora il ministero non fornì il nullaosta - ricorda Donà - spiegando che quella procedura non era prevista dal codice della strada».
Il consigliere di minoranza non ne fa una questione politica: Saremmo ben felici se la Prefettura si esprimesse a favore dell'apparecchio. Sette anni fa non andò così, adesso magari i tempi sono maturi». Il problema dei Tir che passano nonostante il divieto è molto sentito dagli abitanti: «A causa del continuo via vai di questi bestioni sono comparse delle crepe nelle nostre abitazioni. Chissà se e quando qualcuno ci rifonderà i danni. Per non parlare dell'inquinamento che provocano: rischiamo di morire soffocati. Bene, allora, l'iniziativa dell'amministrazione. È in gioco la qualità delle nostre vite».
F.Cav.
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