Sessanta pugnalate, così ha assassinato l'inquilino connazionale

Sabato 16 Febbraio 2019
Sessanta pugnalate, così ha assassinato l'inquilino connazionale
L'OMICIDIO
PADOVA Il facchino indiano di 36 anni Sanjay Budhwar, domenica mattina, ha ucciso il suo inquilino e connazionale Hoshiar Sing di 45 anni con sessanta pugnalate. Un massacro. È il risultato dell'autopsia, eseguita ieri mattina dal medico legale Antonello Cirnelli, sul corpo martoriato dello straniero. E quaranta delle sessanta coltellate, Budwhar le ha inflitte nel collo tranciando di netto la vena giugulare esterna del rivale morto dissanguato nel giro di pochissimo. Le altre venti pugnalate le ha inferte tra il petto, l'addome e le braccia. Il 45enne indiano quando è stato colpito stava dormendo, per cui è riuscito a difendersi solo per una frazione di secondo. Poi è stato sopraffatto dalla furia omicida del suo padrone di casa. Budhwar, durante l'interrogatorio di garanzia davanti al Gip Margherita Brunello, ha ammesso di avere ucciso Sing, ma solo con tre coltellate. Ma si è detto del tutto estraneo ai fatti per quanto riguarda l'accusa di tentato omicidio. Ha negato di avere aggredito il vicino di casa pakistano. Rimane sempre oscuro il motivo che ha spinto Budhwar, anche lui facchino, a massacrare con 60 coltellate il suo inquilino. Budhwar al Gip ha detto di essere un perseguitato politico e ha farfugliato una serie di frasi su Indira Ghandi. Insomma, avrebbe fatto intendere al giudice di avere avuto delle frizioni con il suo inquilino per motivi politici. Quando era in India Budhwar sarebbe stato anche candidato alle elezioni politiche. Tuttavia la pista seguita al momento dai carabinieri, coordinati dal sostituto procuratore Andrea Girlando titolare delle indagini, sarebbe quella del mancato pagamento dell'affitto. Budhwar aveva ospitato da non più di una decina di giorni il suo connazionale di 45 anni, facchino come lui, e avrebbe subito preteso il pagamento dell'affitto nonostante non fosse trascorso ancora un mese. La vittima si è rifiutata di versare un solo centesimo e da qui sarebbe esplosa la rabbia incontrollata di Budhwar. L'inferno è scoppiato domenica mattina nel residente Ibisco di via Altichieri da Zevio 61 all'Arcella. Secondo la ricostruzione fornita dagli inquirenti Budwhar ha pugnalato con un coltello da portata il suo inquilino Singh, mentre questo stava riposando. Il 45enne ha provato a difendersi, ma senza riuscirci. Poi ha coperto il cadavere con vestiti e lenzuola, e ha appiccato il fuoco lasciando aperto il gas in cucina. In preda alla rabbia ha suonato al campanello del vicino di casa pakistano, con il quale spesso litigava, e ha tentato di ucciderlo sempre con il coltello. Ma ha dovuto desistere ed è fuggito. Poco dopo al residence Ibisco sono intervenuti i carabinieri e un'ambulanza del Suem 118. Budwhar verso sera è stato arrestato.
M.A.
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