Assalto alla villa dell'imprenditore cinese: quattro feriti

Giovedì 30 Agosto 2018
Assalto alla villa dell'imprenditore cinese: quattro feriti
SAONARA - Terrore in villa a Saonara. È successo alle 7,30 in via 7 Gennaio a casa di una famiglia cinese. Tre banditi, pure cinesi, con il volto travisato da passamontagna hanno atteso che il padrone di casa, un cinese di 51 anni, uscisse per aggredirlo e poi fare irruzione. Il trambusto ha attirato l'attenzione della moglie 45enne e del figlio di 17 anni del cinese.

L'ASSALTO
Con una pistola, risultata poi un giocattolo, i tre banditi hanno iniziato a frugare in ogni angolo della casa dei connazionali alla ricerca di soldi. Sono riusciti ad impadronirsi di un marsupio contenente 10mila euro in contanti. Ma a questo punto i padroni di casa hanno reagito. È così cominciata una colluttazione che ha visto coinvolti tutti e sei i protagonisti della vicenda. I rapinatori hanno afferrato un coltello trovato in cucina e nella colluttazione due banditi, il padrone di casa e il figlio hanno riportato ferite, anche se non gravi.
 
Il caos proveniente dalla villa ha attirato i residenti della zona, che hanno subito telefonato al 112. Sul posto sono arrivate pattuglie della Radiomobile di Piove di Sacco e dei carabinieri della stazione di Ponte San Nicolò e Casalserugo. Il tempestivo arrivo dei militari, coordinati dal comandante della Compagnia di Piove di Sacco, ha permesso di bloccare e arrestare due dei tre rapinatori. Il terzo, che è riuscito a portare con sè il bottino, ha fatto perdere le proprie tracce. Gli inquirenti tuttavia, dopo aver raccolto elementi investigativi, lo stanno braccando e nelle prossime ore potrebbero esserci importanti novità.
In manette con l'accusa di rapina aggravata in concorso e lesioni personali sono finiti Jianjun Jin di 41 anni e il complice Ming Lu, cinquantaduenne. Mentre il primo è stato accompagnato alla casa circondariale Due Palazzi a disposizione dell'autorità giudiziaria, il secondo si trova piantonato in ospedale nel reparto di Ortopedia in stato d'arresto. Entrambi i cinesi, senza fissa dimore, sono volti noti alle forze dell'ordine.
Nei pressi dell'abitazione depredata i carabinieri hanno inoltre rinvenuto e sequestrato la pistola giocattolo utilizzata durante la rapina e il coltello preso da un cassetto della cucina.
Da una prima ricostruzione dei fatti è emerso che la famiglia orientale rapinata ha un'attività commerciale all'interno del megastore China Ingross in zona industriale a Padova. È probabile che i banditi negli giorni scorsi abbiano pedinato le proprie vittime e sapessero quindi che l'altra mattina il titolare del negozio avrebbe avuto nel marsupio una discreta somma di denaro.
IPOTESI MAFIA
È così scattata l'imboscata, ma i malviventi non hanno fatto i conti con la resistenza messa in essere dalle vittime e poi soprattutto sul pronto intervento dei carabinieri che li hanno bloccati durante la fuga. L'attività investigativa dei militari dell'Arma è ora concentrata a capire se gli arrestati nel recente passato si possano essere macchiati di altre rapine analoghe ai danni di connazionali. Viene valutata poi la possibilità di legami, nella vicenda, con la mafia cinese.
Il sindaco Walter Stefan messo al corrente dei fatti capitati sul suo territorio ha voluto elogiare pubblicamente l'operato dei carabinieri della Compagnia di Piove di Sacco che sono intervenuti tempestivamente bloccando poi due banditi.
Cesare Arcolini
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Ultimo aggiornamento: 16:14 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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