Prima pietra della strada per il nuovo ospedale

Domenica 27 Maggio 2018
PADOVA
PADOVA Prima pietra per lo stralcio dell'Arco di Giano che, dalla rotatoria di Padova est, arriverà fino al cavalcavia Maroncelli. Salvo imprevisti, quindi, tra 416 giorni, quindi il 19 luglio 201, sarà aperta al traffico la strada che andrà a decongestionare l'asse che, partendo da Padova est e, passando per via San Marco e la Stanga arriva fino in via Tommaseo. Ieri così, per la posa della prima pietra dell'arteria che sarà anche funzionale al nuovo polo ospedaliero di San Lazzaro, si sono ritrovati, sotto il sole di mezzogiorno in via Ponticello, il sindaco Sergio Giordani, l'assessore ai Lavori pubblici Andrea Micalizzi, i rappresentanti dell'impresa Brussi costruzioni che andrà a realizzare l'opera e i tecnici del Comune guidati dall'ingegner Massimo Benvenuti. «Si tratta di un'opera fondamentale per il quadrante est e non solo ha spiegato Micalizzi La nuova strada partirà dal rondò di Padova est, costeggerà la ferrovia, per poi entrare a San Lazzaro e per terminare all'innesto tra via Moroncelli e il cavalcavia Maroncelli che verrà modificato». «E' poi in programma un secondo lotto che, partendo dal cavalcavia Maroncelli, scavalcherà la ferrovia per arrivare al cavalcavia Grassi», ha detto ancora l'assessore.
I NUMERI
Per quel che riguarda il progetto appena cantierato, questo prevede la realizzazione di una strada lunga 2.8 chilometri e larga 9 metri. L'importo complessivo del progetto è di 4milioni 150mila euro. I lavori realizzati dall'impresa Brussi costeranno complessivamente 2milioni e 283 mila euro. Un progetto che prevede una pista ciclabile che costeggerà la strada, la messa nuovo di via Galante, la sistemazione delle aree verdi che costeggiano la nuova arteria e la realizzazione di un nuovo sottopasso ciclabile in prossimità del cavalcavia Maroncelli. Il progetto, diviso, appunto, in due lotti, era stato realizzato molti anni fa. La giunta Bitonci prima e, successivamente l'amministrazione Giordani, hanno apportato alcune modifiche. La novità, rispetto al progetto originale è che si è trovata una soluzione per la parte iniziale dell'intervento, quella che parte dallo svincolo della nuova statale del Santo e doveva arrivare al cavalcavia Grassi-Plebiscito, correndo parallela alla ferrovia Venezia-Padova, fino a scavalcare i binari, con un ponte che l'avrebbe portata alla rotatoria. Costo 15 milioni di euro, senza contare i 3,5 milioni previsti da Terna per interrare un elettrodotto. Una soluzione decisamente troppo onerosa. La circostanza che, proprio in quell'area, verrà realizzato il nuovo ospedale, ha indotto, ormai un paio di anni fa, i tecnici di palazzo Moroni a trovare un'opzione decisamente meno dispendiosa. E la soluzione trovata è stata, appunto, quella di rinunciare al ponte per creare una strada che finisca in via Friburgo. Da lì ci si potrà immettere verso il cavalcavia Maroncelli, oppure collegarsi alll'asse Grassi-Plebiscito da dove muoversi poi verso ovest, lungo via Avanzo. Ma questa si prefigura già come la strada del nuovo ospedale. Anche perché all'interno del progetto ci saranno altre due rotatorie che gestiranno le intersezioni con la viabilità esistente. Mentre una parte è già stata realizzata, ovvero la connessione fra la nuova 308 (corso Irlanda) via Einaudi e la zona di S. Lazzaro. Il ritorno verso l'area del nuovo policlinico sarà affidato ai lavori che riguarderanno il nodo critico all'intersezione tra via Friburgo e il cavalcavia San Marco, dove passa la linea dei treni diretta all'interporto. Oggi il traffico è spesso bloccato dal semaforo.
IL FUTURO
In futuro con il secondo lotto in gara sul quale il Comune stima un importo di 2 milioni e 19mila euro ci saranno una rampa (o meglio uno svincolo ad orecchietta nella zona dove attualmente si trova l'edicola) che permetterà di salire direttamente sul cavalcavia San Marco in direzione Ponte di Brenta. Il progetto è stato redatto dalla E-Farm Engineering & consulting srl.
Alberto Rodighiero
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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