Pesta moglie e figlio, un anno e cinque mesi per un camionista

Sabato 17 Febbraio 2018
LA CONDANNA
PADOVA L'incubo per una mamma e suo figlio è finito. L'ex marito e padre del bambino, un 36enne camionista moldavo, è stato condannato a un anno e cinque mesi per maltrattamenti in famiglia. L'avvocato della donna, Pierilario Troccolo, ha chiesto al giudice di essere clemente con l'imputato, perchè unica fonte di sostentamento per l'ex moglie e il figlio. Il legale ha dunque ottenuto una sentenza mite con la sospensione della pena così da evitare al 36enne il carcere. Dopo la separazione l'ex compagno O.V., ha smesso di versarle gli alimenti pari a 500 euro mensili, così come stabilito dal tribunale. E lei fatica a sopravvivere con il modesto stipendio di colf part time. I primi pestaggi risalgono addirittura al 2009, appena un anno dopo il matrimonio. Quando il camionista abusava di alcolici, in particolare durante il fine settimana, qualsiasi pretesto era buono per alzare le mani contro la mamma di suo figlio. Arrivava a picchiarla per il solo fatto di aver trovato lo spazzolino da denti fuori posto. Completamente fuori di sé, sotto gli occhi del bambino in lacrime, la minacciava di «metterle un sacchetto in testa per ucciderla». Certificati medici alla mano, la giovane ha ricostruito poco per volta l'escalation di prepotenze e vessazioni. Ha anche raccontato un episodio che ha dell'incredibile. Era una delle prime aggressioni. L'ex marito le ha tirato un calcione sulla schiena mentre stava allattando il piccolo al seno. Voleva darle una lezione perchè la giovane madre non stava abbastanza dritta con la schiena. In un'altra occasione è stata gettata a terra e picchiata per aver ricevuto in consegna da un corriere un pacco con pezzi di ricambio per la moto diversi da quelli che lui aveva ordinato. Ma la goccia che ha fatto traboccare il vaso risale al 5 maggio del 2015. La ragazza ha udito il bambino piangere nell'altra stanza, si è subito spaventata ed è corsa a vedere cosa stesse succedendo. Visibilmente alterato, l'ex compagno stava stringendo con forza il bambino in braccio. La madre gliel'ha strappato dalle mani e si è chiusa in cucina. E a questo punto la donna ha trovato la forza di reagire denunciando l'ex marito. Quindi è stata aiutata dalle operatrici del centro Antiviolenza di Padova e dal maggio del 2015 la mamma 30enne vive insieme al figlio in una struttura protetta.
M.A.
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