Pellizzari: «Il vicesindaco è arrogante e non capisce ciò che vuole la gente»

Domenica 17 Febbraio 2019
Pellizzari: «Il vicesindaco è arrogante e non capisce ciò che vuole la gente»
LA POLEMICA
PADOVA Sulla Prandina continua a divampare la polemica. A sparare ad alzo zero contro il vicesindaco Arturo Lorenzoni ieri ha provveduto il presidente dell'associazione dei commercianti del centro storico Massimiliano Pellizzari. «Rimango basito dalle dichiarazioni di Lorenzoni tuona il leader dell'Acc - Un insieme di strafalcioni, di tesi anacronistiche, fuori dalla realtà condite da una buona dose di deliri di onnipotenza dal sapore sgradevolmente cattedratico». «Sostenere che il dibattito sulla Prandina sa di anni Settanta non sta in piedi, è proprio l'esatto contrario rincara la dose Pellizzari - Tutte le città italiane hanno previsto e realizzato negli ultimi anni grandi parcheggi alle porte dei loro centro storici proprio per liberarli dalle auto e per farli diventare più fruibili ed attrattivi. Di certo la gente non ha alcuna intenzione di muoversi a piedi o a cavallo e nemmeno di prendere la teleferica».
«Il vicesindaco sostiene, poi, di poter raccogliere 3000 firme in un giorno contro il parcheggio continua - Qualcuno lo avvisi che la stragrande maggioranza dei cittadini, anche coloro che l'hanno votato credendolo un civico e che poi si sono pentiti nonché sentiti presi in giro, vogliono un maxi parcheggio di almeno di 1000 posti auto alla Prandina». «Il galateo istituzionale o quantomeno la buona educazione, imporrebbero di avere rispetto per le associazioni di categoria che rappresentano migliaia di operatori conclude il rappresentante dei commercianti - Prendere parte a riunioni in cui partecipano circa un centinaio di associazioni, che non si sa nemmeno chi rappresentino, per parlare di un tema già ampiamente affrontato e dibattuto non è altro che il tentativo maldestro di posticipare la soluzione per non far nulla di concreto. Noi siamo gente pratica, che lavora, che trova soluzioni e le attua. Speriamo che Lorenzoni si ravveda. Se ne sono resi conto quasi tutti, maggioranza compresa. Manca solo lui e qualche gruppetto sparuto di amici irriducibili che dentro il portafoglio hanno da una parte la carta di credito Gold e dall'altra la foto di Che Guevara».
Cerca, invece, di gettare acqua sul fuoco della polemica il capogruppo del Partito democratico Gianni Berno. «Ho letto sulla stampa in questi giorni di possibili tensioni di maggioranza sul futuro della Caserma Prandina e ho visto subito alcuni rappresentanti dell'opposizione auspicano una spaccatura tra Pd e Coalizione civica su questo progetto scandisce Berno - Vorrei ancora una volta evidenziare agli avvoltoi che si aggirano intorno a palazzo Moroni che la maggioranza è viva, vegeta e motivata a continuare in un cammino di confronto franco con i cittadini e anche tra le forze di maggioranza con l'impegno di trovare come sempre delle sintesi che sono il frutto di questo impegno e dialogo costante anche tra capigruppo, con i nostri gruppi consiliari insieme a sindaco, vicesindaco e ai nostri assessori con cui ci incontriamo e ci confrontiamo costantemente». «Ora che una direzione del Pd, convocata per martedì prossimo, discuta sul futuro della Prandina non significa ovviamente che ciò vada minimamente ad azzoppare il cammino che l'amministrazione».
Alberto Rodighiero
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