Leroy: sparisce il polipo ma ai residenti non basta

Venerdì 22 Marzo 2019
NUOVO ASSETTO
PADOVA Ieri il vicesindaco Arturo Lorenzoni ha anticipato il progetto di Leroy Merlin per il nuovo svincolo a ridosso del cimitero. I proponenti hanno depositato in Comune il progetto, che prevede una conferenza dei servizi e la Vas. «Tiene conto di moltissimi dei suggerimenti emersi nel percorso di Agenda 21 e questo mi fa molto piacere, perchè mi conferma il valore di quel dialogo e dello sforzo messo in atto. L'eliminazione del polipo viario, la realizzazione della ciclopedonale d'ingresso dal cavalcavia di via Vicenza, l'interdizione al pubblico del passaggio su via Peano, la presenza di verde nelle aree di parcheggio, sono risultati concreti e di valore. Credo che il supporto del gruppo di esperti che ha lavorato alla soluzione viabilistica sotto il coordinamento del professor Campeol sia stato determinante».
Nonostante il cambio della viabilità continua ad essere fermamente contraria al progetto il consigliera Daniela Ruffini, Coalizione Civica. «Le modifiche viabilistiche non cambieranno i problemi legati al traffico e alla salute, così come non arresteranno le prospettata perdita di posti di lavori legati alla chiusura dei piccoli negozi che non reggeranno la competizione del colosso francese - L'inquinamento, il traffico, la salute, dei cittadini, continuano a rimanere elementi indifferenti nella progettazione della città e questa è la cosa più grave di tutte».
Esprime la propria contrarietà anche Rete Arcella Viva che raccoglie molte associazioni, non solo del quartiere Arcella. «Eravamo contrari fin dall'inizio al progetto che ricordo, in campagna elettorale era avversato - commenta Grazia Rizzato aderente di Rete - il cavalcavia al posto del polipo non cambia la sostanza restano il maggiore inquinamento e tutti gli altri problemi». A nome dei residenti a ridosso del cavalcavia Simone Paccagnella osserva: «Per noi residenti non cambia nulla, riconosciamo che degli sforzi sono stati fatti ma rimangono il danno alla salute, ai negozi della zona e la ridicolaggine di dare un monumento a fini commerciali ai privati per pochi spiccioli».
Tra i presenti molti gli insoddisfatti per la poca trasparenza ed il glissare dei relatori su diversi temi. Senza risposta sono rimaste le domande sul volume di traffico ed il conseguente inquinamento, sulla ciclabile che porta in via Vicenza, sul Des (Distretto Economia Solidale) ritenuti argomenti fuori ambito e sul costo della nuova soluzione viaria. Unica nota ritenuta positiva. il fossato di via Peano non sarà tombinato.
A.R-L.M.
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