LA POLEMICA
PADOVA Torna a scagliarsi contro il prolungamento della chiusura

Giovedì 19 Luglio 2018
LA POLEMICA
PADOVA Torna a scagliarsi contro il prolungamento della chiusura dei varchi Ztl che, da lunedì prossimo saranno aperti dalle 23.30 e non più dalle 20.30, il consigliere di opposizione di FI Eleonora Mosco.
«Si tratta di un provvedimento che porta a far morire la città togliendola ai cittadini ma lasciando campo libero a sbandati e spacciatori - esordisce Mosco - Un iniziativa di questo tipo può essere attuata solo dopo altri provvedimenti come il potenziamento del trasporto pubblico, soprattutto in orario serale, la creazione di parcheggi adeguati e magari collegati al centro con una navetta e potenziando la sicurezza della città. Oltre a creare disagi a tutte le persone che arrivano in centro per trascorrere una serata, si dà vita a problemi anche per i residenti, che magari devono invitare qualcuno a casa. I commercianti poi sono già pressati da tante tasse, rischiano di vedere diminuire i clienti».
Per quanto concerne i ristoratori «i cui clienti potranno accedere alla Ztl dando successivamente la targa del proprio veicolo al ristoratore stesso che provvederà a trasmetterla alla polizia municipale in modo che questa non eroghi la sanzione, mi sembra un provvedimento come minimo farraginoso e ancora non ben compreso in tutti i suoi passaggi: un ulteriore problema che si somma a quelli già presenti in centro storico».
Il consigliere rileva inoltre la poca sicurezza di piazze e zona centrale dove ormai, come sottolinea, anche di giorno sono quotidiani, scippi, rapine ed aggressioni che, in ore serali non potranno che aumentare rendendo difficile l'accesso al centro storico. «Mi sembra che il provvedimento riguardante la Ztl sia solo un' anticipazione di quanto già paventato da questa amministrazione: istituire il ticket di ingresso in città, sperimentato in altri capoluoghi dalle dimensioni ben diverse di Padova, iniziativa che creerebbe di fatto un centro di serie A frequentato da chi può permetterselo e una periferia di serie B per tutti gli altri».
Mosco torna anche sulla delibera di consiglio che ha cancellato l'obbligo di utilizzo del 60% di prodotti locali per gli esercizi commerciali del centro storico. «In Consiglio hanno bocciato un mio emendamento che cercava di arginare il problema, hanno preferito cancellare la norma, peraltro non solo padovana ma ad esempio in vigore a Firenze da qualche anno. In questo modo si da via libera all'apertura di kebab, locali che come vediamo in zona Stazione o all'Arcella attirano clientela di un certo tipo, spesso propensa alla rissa sempre a detrazione della sicurezza».
Mosco osserva che la Giunta sta adottando provvedimenti che appaiono «spesso limitativi della libertà di movimento delle persone che hanno il diritto di trascorrere serate nei locali che preferiscono e di poterli raggiungere se si trovano in centro storico. Una libertà di movimento limitata come quella imposta dalle domeniche ecologiche che si possono invece ribattezzare ideologiche. Si chiudono interi quartiere alla circolazione o si costringono le persone ad uscire di casa al mattino per farvi ritorno nel tardo pomeriggio. Chiusure che non risolvono di certo il problema dell'inquinamento».
Luisa Morbiato
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