LA DIRETTIVA
PADOVA Ricevimento dei genitori a cronometro. Centottanta secondi

Martedì 14 Novembre 2017
LA DIRETTIVA
PADOVA Ricevimento dei genitori a cronometro. Centottanta secondi per salutare, inquadrare lo studente, spiegarne pregi e difetti scolastici, e congedarsi.
Al prossimo ricevimento generale dei genitori degli iscritti all'istituto tecnico industriale Francesco Severi di via Pettinati, gli insegnanti potranno dedicare ai familiari dei ragazzi, orologio alla mano, non più di tre minuti a testa. Il polo didattico guidato dalla dirigente Nadia Vidale, cerca così di accontentare tutti, perchè il tempo è poco, le richieste di interloquire con i professori molte, e quindi dalla direzione hanno pensato di inviare una raccomandazione scritta all'intero corpo docente.
La circolare numero 180, spedita telematicamente venerdì scorso, spiega che «molti genitori stanno lamentando l'impossibilità di prendere appuntamento per il ricevimento generale, e talvolta anche per tutto il primo periodo nei ricevimenti settimanali, perchè trovano tutti i posti già occupati. Si prega di considerare che, in sede di ricevimento generale, non possono essere dedicati in media più di tre minuti a colloquio, salvo impedire alla maggioranza dei genitori dei propri studenti - scrive la preside - di accedere alla comunicazione con il docente. Si invita perciò ad aumentare al massimo il numero dei posti disponibili», poi quella l'equazione esplicativa: «3 min/colloquio = 20 colloqui/h».
Una restrizione oraria che non piace ad alcuni insegnanti: «Abbiamo ordini di servizio da catena di montaggio, siamo alla follia. I colloqui servono per parlare con i genitori, non per scambiarsi convenevoli».
Il ricevimento generale cui la nota fa riferimento si terrà il 22 e il 23 novembre ed è in quella circostanza che i docenti dovranno fare gli speedy gonzales, sforzandosi di andare di gran lena.
Dal primo settembre 2010, da quando è entrata in vigore la riforma della scuola secondaria superiore, il Severi è diventato un istituto tecnico nel settore tecnologico articolato negli indirizzi informatica, telecomunicazioni, elettronica, automazione, meccanica e meccatronica. Insomma, qui si studiano materie difficili e molto specifiche, che non tutti i ragazzi riescono a padroneggiare con disinvoltura, quindi il momento del colloquio con le famiglie riveste una funzione sostanziale, per cercare, se serve, di aggiustare il tiro laddove lo studente boccheggia, barcolla, inciampa.
E alcuni professori, di fronte al diktat dei 3 minuti, hanno detto che non ci stanno e faranno come meglio credono, nel puro e semplice interesse dello scolaro. Ciascun insegnante, al ricevimento generale, si metterà a disposizione per tre ore. Ovvero incontrerà sessanta tra mamme e papà, questo quello che indirettamente chiede la preside. Troppi, ribatte una parte del corpo docente: «Temiamo che questo efficientismo vada a discapito della qualità di un servizio vero». Nel registro elettronico c'è la possibilità di prenotare, e il sistema chiede ogni quanti minuti, «ma invece di trovare una soluzione mediata, si interviene con un eccesso di comunicazioni, che non sempre sono attinenti. C'è un'oggettiva difficoltà ad organizzare il lavoro - commenta Antonio Pantano, della Cgil Flc, Federazione lavoratori della conoscenza di Padova - per carichi eccessivi ed organici ridotti. E alcuni dirigenti, invece di provare a dialogare con le persone, si inventano disposizioni assurde, che non hanno senso».
Il direttore dell'Ufficio scolastico provinciale, Andrea Bergamo, ricorda che il ricevimento «è funzione-docente e di per sè non si può quantificare». Anche se il contratto parla di quaranta ore annuali più quaranta, le prime obbligaotorie per legge, le seconde fino a, dedicate alle attività funzionali all'insegnamento: rientrano in questo pacchetto i consigli di classe, il collegio docenti, le riunioni di dipartimento e i rapporti scuola-famiglia, quindi il ricevimento dei genitori.
Federica Cappellato
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