La catena tedesca dei supermercati Aldi in via Plebiscito

Martedì 26 Marzo 2019
La catena tedesca dei supermercati Aldi in via Plebiscito
L'ARRIVO
PADOVA Un altro colosso straniero della grande distribuzione sta per sbarcare a Padova. Si tratta di Aldi, la catena di supermercati tedeschi in mano all'uomo più ricco di Germania Karl Albrecht jr. Conta 5.900 punti vendita in 11 Paesi.
Non è un caso. Il Gruppo tedesco ha deciso di aprire 45 esercizi entro l'anno nel nord Italia, insomma uno sbarco in grande stile. Ma siccome la strategia dei Grandi Gruppi è cambiata non sarà un ipermercato la punta della lancia, bensì un market di 1500 metri quadrati, la misura più in voga in questo momento con - sembra - altri 1000 metri di magazzino. Lo piazzeranno in via Plebiscito, su un pezzo di terra che hanno già acquisito e di cui hanno ottenuto tutte le autorizzazioni, al punto che la delibera di adozione del piano urbanistico è prevista in una delle prossime giunte comunali. Poi passeranno i 35 giorni per le osservazioni e la Giunta approverà definitivamente il piano.
GLI STRANIERI
L'arrivo di Aldi prosegue la penetrazione dei Gruppi europei iniziata con Auchan di cui quest'anno ricorrono i 30 anni dall'apertura, (ma che allora era della Rinascente in mano al tempo alla famiglia Agnelli) e proseguita con gli svedesi di Ikea, fino ad arrivare ai francesi di Leroy Merlin in corso Australia. Però, da qualche anno il punto di vista è cambiato, una struttura di 6mila metri quadrati dà troppi costi di personale e di mantenimento. Nemmeno sopra i 2500 va bene, perché occorre fra l'altro un mare di autorizzazioni, compresa quella della Regione. Ci sono riusciti solo il Conad in via Bronzetti e la Coop alla stazione.
Oggi la scansione è questa: fino a 250 metri quadrati sono negozi di vicinato, apertura libera. Dai 250 ai 1500 vengono considerati medio-piccoli e basta il via della Giunta. Dai 1500 ai 2500 sono medie strutture e occorre il voto del consiglio comunale. Sopra questa superficie bisogna che dia il via libera la Regione.
PICCOLO È BELLO
Sarà forse per questo che in città abbiamo assistito negli ultimi tempi a un fiorire di proposte minimaliste. Dal Lidl appena inaugurato in strada Adriatica, all'Alì di Brusegana, il Prix di via Goito, fino ai Pam che si stanno specializzando nei cosiddetti local per supermercati poco più grandi di un casolino aperti sette giorni su sette (via Cadorna). «C'è un ritorno a questo tipo di supermercati più famigliari, anche perché la gente è più anziana, gli altri ci stanno copiando» ammette Francesco Canella. «I market di quartiere li abbiano fatti noi». Oggi la dimensione ideale è sui 1200 metri quadrati.
Il colosso tedesco si era resto protagonista di un'asta all'ultimo euro con l'Alì di Canella per un terreno al capolinea Nord del tram, ma l'amministrazione ha negato l'autorizzazione commerciale. In questa zona invece c'è un In's poco distante e appena prima la proposta di un fondo svizzero per la costruzione di una palestra polifunzionale. Lì vicino poi, c'è il terreno delle ex fonderie Pallado in via Pertile, 10mila metri quadrati, e chissà se qualche altro Gruppo non stia già predisponendo un piano per rompere le uova nel paniere. In ogni caso piccolo è bello si potrebbe dire, proprio nel momento in cui i negozi di vicinato sono stati quasi soffocati dalla grande distribuzione questa si allinea ad una superficie più umana. A giugno 2018 secondo una ricerca Confesercenti i supermercati in città erano 55 (fra questi 16 discount) e i minimercati già 22.
Mauro Giacon
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