L'ISTANZA
PADOVA La richiesta è quella di un incontro operativo in tempi

Venerdì 20 Aprile 2018
L'ISTANZA
PADOVA La richiesta è quella di un incontro operativo in tempi stretti. Per capire quale destino potrebbe avere un'area così vasta, in una posizione strategica, a due passi dal centro. Sergio Giordani, infatti, ieri ha telefonato al ministro Roberta Pinotti per parlare del futuro dell'aeroporto Allegri, dopo che lo stesso del Ministero della Difesa e lo Stato Maggiore dell'Aeronautica hanno deciso di chiudere entro quest'anno il presidio militare dell'Allegri. Il primo cittadino, quindi, ha chiesto chiarimenti sui tempi e sull'iter legati alla scelta di trasferire a Treviso il 2.Reparto Manutenzioni Missili attualmente nello scalo padovano di via Sorio e ha espresso le sue preoccupazioni per le ricadute occupazionali (i dipendenti che lavorano lì sono circa 300) che una scelta del genere comporta. Giordani ha ribadito la volontà di collaborare con il Ministero, manifestando nel contempo tutte le preoccupazioni che potrebbero emergere nel caso la situazione non venga affrontata in tempi rapidi. E la risposta non si è fatta attendere perché la titolare del Dicastero della Difesa ha invitato Giordani a Roma per analizzare la situazione assieme ai dirigenti del ministero, visto che in futuro quel terreno che è del Demanio Militare potrebbe essere trasferito al Comune.
«Si tratta - ha detto il primo cittadino dopo il colloquio telefonico - di una superficie talmente ampia e centrale che disegnarne il futuro vuol dire in un certo senso immaginare anche la città di domani. La prima preoccupazione da scongiurare è che non diventi un luogo di degrado, ma su questo ho avuto rassicurazioni: io stesso seguirò in prima persona la questione e terrò i contatti con il ministero». «Il secondo step - ha detto poi il primo cittadino - sarà finalizzato a far sì che il complesso dell'Allegri torni a essere padovano a tutti gli effetti, senza che avvengano speculazioni, ma lasciando spazio a progetti che garantiscano la sostenibilità, spazi verdi e idee utili per la collettività e il benessere dei cittadini. Su questo apriremo al più presto la discussione».
Il ministro, nel corso del colloquio con Giordani, ha spiegato che nel cronoprogramma è fissata entro il 2018 la data per l'avvio del trasferimento del 2° Reparto Manutenzioni Missili, ma che comunque il trasloco avverrà con una certa gradualità. Inoltre, ha garantito che la maggior parte delle risorse occupazionali civili oggi in forza alla struttura potranno trovare una ricollocazione nell'area di Padova. Quanto agli utilizzi futuri dei vasti spazi e delle numerose strutture che interessano il complesso, Pinotti ha ribadito la più ampia disponibilità ad avviare, da subito, una riflessione operativa sulla scorta delle nuove norme che velocizzano tali processi.
Sulla questione ieri è intervenuto anche il consigliere comunale di maggioranza Luigi Tarzia. «Bisogna lavorare per trovare rapidamente un operatore che gestisca l'aeroporto facendolo diventare un organismo di avanguardia per il traffico turistico commerciale. L'Allegri è un'infrastruttura importante che ha al suo interno strutture che possono essere adeguatamente meglio sfruttate. Si trova in un'ottima posizione, ideale per accogliere traffico privato turistico da tutta Europa. Potrebbe diventare un punto di concentrazione ideale per elicotteri delle FFAA e della polizia, liberando ad esempio Tessera da queste presenze. In aggiunta, può essere utililizzato pure per le scuole di volo e persino come centro di addestramento per i droni»
Infine non è mancata la polemica, con Davide Tramarin, segretario cittadino del Pd, che ha replicato alle prese di posizione di Massimo Bitonci ed Eleonora Mosco: «Si sono dimostrati totalmente incapaci di gestire le aree più in difficoltà del territorio cittadino. A proposito dell'Allegri ora possono dormire sonni tranquilli perché il sindaco saprà dialogare con il Governo per trovare la giusta soluzione per il futuro della base».
Nicoletta Cozza
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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