L'INTERVENTO
MASERÁ Si sono trovati nel posto sbagliato nel momento sbagliato

Lunedì 18 Febbraio 2019
L'INTERVENTO
MASERÁ Si sono trovati nel posto sbagliato nel momento sbagliato e sono finiti in un vortice di problemi che soltanto l'intervento dei carabinieri è riuscito ad azzerare. Dissidi tra vicini, beghe condominiali. Situazioni che sono all'ordine del giorno, ma che in questo caso hanno costretto una coppia di cittadini albanesi di Maserà a vivere una vita d'inferno. Fino all'intervento dei militari dell'Arma della stazione di Albignasego che hanno individuato gli aguzzini per poi denunciarli. A finire nei guai è stata un'intera famiglia A.Z. di 75, A.F. di 72 e S.Z. di 45 anni. Sono stati indagati per minacce, lesioni personali e tentata induzione a non rendere dichiarazioni o a rendere dichiarazioni mendaci all'autorità giudiziaria.
Di fatto la famiglia indagata aveva avuto nel passato aspri litigi con un altro nucleo familiare residente nello stesso condominio. Litigi di una certa gravità che non si erano risolti in maniera bonaria. Era infatti già stato fissato un procedimento penale con conseguente processo in tribunale a Padova. Di questi screzi tra vicini erano al corrente i due fratelli albanesi che da quanto si è appreso avrebbero preso le difese dell'altra famiglia. Diventava dunque una coppia scomoda nel caso il giudice li avesse chiamati a testimoniare. Con questi presupposti i tre indagati, sapendo che il loro quadro con la giustizia avrebbe preso una brutta piega e le parole dei due fratelli dell'est potevano diventare fondamentali a loro carico, hanno cominciato a minacciare gli scomodi testimoni.
Minacce all'inizio verbali, ma ben presto anche veri e propri pestaggi. Tra l'altro durante questi tentativi di indurre i fratelli a non presentarsi in tribunale, il terzetto di Maserà non ha esitato a mostrare alle vittime una pistola che aveva tutte le sembianze di un'arma da fuoco vera. Nelle colluttazioni che si sono verificate uno dei due fratelli ha dovuto anche fare ricorso alle cure del pronto soccorso dove è stato giudicato guaribile in sette giorni. L'incubo è finito quando le vittime hanno capito che non potevano più tacere di fronte a questa situazione e si sono rivolte ai carabinieri di Albignasego per raccontare quanto, loro malgrado, era accaduto. Raccolta la denuncia i militari dell'Arma hanno effettuato tutti gli accertamenti del caso, poi hanno denunciato in concorso l'intero nucleo familiare.
C. Arc.
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