L'ESPERTA
PADOVA «Il Liberty è uno stile colto e raffinato, Nasce nel

Lunedì 10 Dicembre 2018
L'ESPERTA PADOVA «Il Liberty è uno stile colto e raffinato, Nasce nel
L'ESPERTA
PADOVA «Il Liberty è uno stile colto e raffinato, Nasce nel nord Europa con Victor Horta ed HenryVan de Velde massimi esponenti di un movimento che tra la fine dell'800 e i primi del 900, investe le arti figurative dall'architettura all'industrial design. In Italia l'Art Nouveau prende i nomi di stile floreale per le forme organiche e vegetali ispirate alla natura e quello di Liberty dal negozio londinese di Arthur Lasenby Liberty».
L'architetto e urbanista Luisa Calimani da tempo combatte per mantenere le testimonianze urbanistiche e culturali della città. «La rivoluzione culturale che a cavallo dei due secoli investe l'Europa e sfida il vecchio conservatorismo affermandosi con le Esposizioni in tutte le grandi capitali europee da Parigi a Vienna a Torino, investe anche le città di provincia più dinamiche. Non con la stessa intensità dei Paesi nordici, ma anche l'Italia si afferma con una produzione architettonica che apre la strada all'architettura moderna e al moderno design e caratterizza brani di città italiane».
E Padova? «Padova ha mantenuto esempi pregevoli che ci dimostrano come un tempo ci fosse il piacere di disegnare una facciata. Oggi nessun ostacolo si opporrebbe alla demolizione di edifici Liberty che caratterizzano parti interessanti della periferia urbana, eccezion fatta per le palazzine Liberty dell'ex piazzale Boschetti vincolate dalla Sovrintendenza. L'incombente centro direzionale che le circonda sembra soffocarle, ma il loro interesse è rivolto alla futura piazza- prato, al fiume, a via Trieste quasi con l'intento di dare una dimensione più umana ai luoghi che le raccordano con il centro storico».
Invece che dobbiamo fare? «La Convenzione Europea del Paesaggio, così poco conosciuta e ancor meno applicata, riconosce che il paesaggio è in ogni luogo un elemento importante della qualità della vita delle popolazioni: nelle aree urbane e nelle campagne, nei territori degradati, come in quelli di grande qualità, nelle zone considerate eccezionali, come in quelle della vita quotidiana».
«Quindi fanno parte del paesaggio urbano,di cui alla Convenzione, i coni visuali previsti dalle Metodologie e grafie unificate prodotte dalla Regione Veneto: come lo squarcio fra le due palazzine Liberty che, se preservato ne costituirebbe un buon esempio».
L'importante è intervenire senza distruggere... «La trasformazione delle parti interne di un edificio, se prive di valore artistico o documentale, se avvenute nel tempo senza lasciare tracce significative, possono piegarsi senza feticismi alle esigenze di nuove funzioni adatte alla metamorfosi che la città ha avuto nel tempo. Mantenere e conservare le facciate disegnate con cura o persino affrescate che danno un riconoscimento all'identità dei luoghi, ha un valore in se che coinvolge l'urbano e la collettività che lo vive. Almeno questo si dovrebbe ad una città per rispettarne la storia anche recente, per non perderne dei pezzi per sostituirli con altri spesso privi di qualità».
E conclude: «Lo stile Liberty a Padova ha una significativa presenza che le conferisce eleganza e bellezza sia con manufatti isolati che con parti di quartieri. Un'amministrazione saggia e attenta ai valori da preservare anche nelle periferie, dovrebbe predisporre un censimento finalizzato alla loro salvaguardia. Ma non è mai troppo tardi.
M.G.
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