Il sondaggio boccia il Salone: «Poco conosciuto, serve pubblicità»

Sabato 22 Settembre 2018
Il sondaggio boccia il Salone: «Poco conosciuto, serve pubblicità»
L'INDAGINE
PADOVA I negozi sotto il Salone? Poco conosciuti e con una clientela abituale che invecchia a vista d'occhio. Prendiamo i turisti: circa il 40 per cento di loro ci arriva per caso e vorrebbe trovarci non solo banchi e merce esposta, ma anche qualche posto a sedere dove degustare le prelibatezze (quelle sì, riconosciute) e i profumi delle due gallerie commerciali che da sempre accompagnano Padova tra piazza delle Erbe e piazza dei Frutti. La soluzione? Infopoint e una maggiore pubblicità: strada suggerita dal 18 per cento dei turisti. Questo mentre i padovani, che il Salone lo conoscono, lo frequentano con il contagocce. A viverlo è soprattutto una clientela compresa in una fascia d'età che parte dai 65 anni in su. Sono i risultati, questi, di un sondaggio commissionato da Confesercenti al Dipartimento di Economia dell'Università Ca' Foscari di Venezia con cui trovare la via per rilanciare l'intero comparto del commercio storico, inserendolo anche tra le attrattive turistiche della città. Tutti passaggi contenuti in un disciplinare messo nero su bianco dagli stessi commercianti.
LA SPESA
I clienti abituali, quelli che al sotto il Salone ci mettono piede per la qualità dei prodotti, fanno registrare una spesa media tra i 20 e i 50 euro. Un po' meno fino ad un massimo di 20 euro è la cifra spesa dai turisti, che come i padovani più giovani (quelli compresi nella fascia d'età tra i 35 e i 49 anni) chiedono orari più prolungati, un'offerta maggiore e differenziata. Ma soprattutto la capacità di raccontarsi all'esterno delle botteghe. E come il Salone, l'handicap lo soffrono bene o male anche gli altri negozi storici.
L'INIZIATIVA
Da questa indagine è nata anche l'esperienza dell'itinerario Zac! zogar a contar (che verrà testato in anteprima stamattina). Si tratta di una sorta di percorso guidato tra i monumenti di Padova, che però porti i turisti a passare di fronte alle botteghe storiche, dove poter così interagire con i negozianti che, a loro volta, avranno il compito di raccontare la propria arte. Un itinerario a metà tra il commerciale e il turistico consacrato da Confesercenti con un sito dedicato (www.storiedibottega.it) e con una versione patavina del Gioco dell'Oca dove il posto dell'oca è preso dalla tipica gallina padovana, quella con il ciuffo - che verrà lanciata per Natale con tanto di tabellone, libricino, vie e prodotti tipici di Padova a sostituire le caselle standard. Spritz in testa. Tutto nell'ottica di far ripartire il commercio attraverso il turismo.
«La rete commerciale della città è una delle più ricche ed efficienti del nord Italia e il sistema Salone e piazze può diventarne l'asse trainante se usato come immagine per un sistema distributivo storico che sa rinnovarsi e rispondere alle nuove richieste dei consumatori spiega Nicola Rossi, presidente di Confesercenti Padova - Per fare questo sono sicuramente importanti eventi, manifestazioni e buona volontà, ma è indispensabile la definizione di modelli di governo dell'intero sistema con caratteristiche aziendali». Anche perché Rossi è ben consapevole delle difficoltà del settore. «Ha ragione conclude - chi sostiene che il rilancio del sistema deve passare attraverso nuove proposte ai visitatori ed ai consumatori. Servono strumenti in grado di creare continui momenti di attrattività attraverso novità gastronomica, fantasie e proposte commerciali innovative, micro eventi aziendali, food d'avanguardia: il tutto proposto e organizzato in modo unitario. Il rilancio commerciale del sistema piazze passa da qui».
Nicola Munaro
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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