IL PROGETTO
PADOVA «Si tratta solamente di un'ipotesi». L'assessore

Mercoledì 12 Dicembre 2018
IL PROGETTO
PADOVA «Si tratta solamente di un'ipotesi». L'assessore alla Cultura Andrea Colasio accoglie così la notizia di un possibile sbarco a Padova di Marco Goldin e della sua Linea d'Ombra. Goldin è considerato una sorta di Re Mida delle mostre italiane e l'anno scorso, tra le altre cose, ha rinnovato la propria collaborazione con il Comune di Vicenza, organizzando nella Basilica Palladiana la mostra di Van Gogh Tra il grano e il cielo.
NUMERI
E l'imprenditore di origine trevigiana ha preso contatti con Palazzo Moroni per capire se ci sono margini per avviare una collaborazione, come viene confermato da Colasio. «Sì è vero, i contatti ci sono stati - dice l'assessore - Da qui a sostenere che ci sia un accordo però, ne passa. Goldin è un bravissimo professionista, di conseguenza si guarda sempre in giro. Ha contattato noi, ma credo abbia fatto altrettanto con altre città. Lo ripeto, non c'è ancora alcun accordo».
L'eventuale sbarco a Padova di Linea d'ombra potrebbe contribuire in maniera significativa a consolidare la vocazione turistico-culturale della città. Dal 1996, infatti, la società guidata da Goldin, grazie alle mostre organizzate in tutta Italia, ha totalizzato undici milioni i visitatori. Non solo. Sono state oltre 10.000 le opere ricevute in prestito da più di mille tra musei, istituzioni e collezioni private di tutto il mondo.
Ma Colasio in questo periodo è impegnato anche su altri fronti. Una decina di giorni fa ha presentato il progetto di recupero dell'oratorio di San Rocco. Entro il 2019, infatti, verranno ristrutturati il primo piano e gli spazi interrati dell'Oratorio di via Santa Lucia. A dare il via libera al progetto esecutivo dell'intervento è stato, appunto, l'assessore alla Cultura, che ha fatto approvare in giunta una delibera grazie alla quale sono stati stanziati 300.000 euro.
LAVORI
«Una volta terminati i lavori, i visitatori potranno ammirare il dossale d'altare, opera di Tiziano Minio - spiega Colasio - che negli anni 30 venne spostato all'interno del museo del Santo e, solo qualche anno fa, è stato riposizionato all'interno dell'oratorio». Per quel che riguarda il primo piano, l'intervento prevede la revisione strutturale della scale di accesso, la realizzazione di un impianto di riscaldamento, il restauro delle superfici intonacate, la realizzazione dell'impianto di illuminazione ed elettrico, il restauro degli infissi e del pavimento in cotto. Per quel che riguarda il piano interrato, invece, sono previsti l'abbattimento delle barriere architettoniche con l'installazione di una servoscala, la ridefinizione delle tramezzature interne per la creazione di un nucleo di servizi igienici, compreso uno per disabili, la realizzazione di un vano tecnico per ospitare le macchine dell'impianto di riscaldamento e il rinnovo dell'impianto di illuminazione ed elettrico.
I lavori dovrebbero iniziare la prossima primavera per terminare alla fine del 2019. Gli spazi recuperati potranno accogliere sia mostre, che altri eventi. Situato in una delle più antiche zone della città, l'Oratorio sorge sull'area destinata alle sepolture antistante la chiesa di Santa Lucia. Nel 1476 la confraternita di San Rocco acquisì un fabbricato per le riunioni del capitolo, nel 1525 iniziò le realizzazione dell'attuale edificio e i lavori terminarono nel 1542, anno in cui il vescovo benedì l'Oratorio.
Alberto Rodighiero
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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