«Il legale di Debora ha mancato di rispetto a mia sorella»

Giovedì 20 Settembre 2018
«Il legale di Debora ha mancato di rispetto a mia sorella»
LE REAZIONI
VENEZIA «Le richieste? Mi soddisfano, peccato che non si possa rincarare la dose». Paolo Noventa, Fratello di Isabella, è sereno per gran parte della giornata. La requisitoria del sostituto procuratore generale Giancarlo Buonocore, per lui, «è un racconto semplice ma concreto: quello di mia sorella è stato un omicidio premeditato e calcolato, e il pm l'ha spiegato con precisione». Poi, però, esce amareggiato e deluso al termine dell'intervento del legale di Debora Sorgato, Roberto Morachiello, che a quanto pare non sarebbe andato troppo per il sottile, parlando dei fratelli Noventa come delle persone che non sarebbero esattamente degli stinchi di santo, facendo riferimento a un procedimento giudiziario in atto per Paolo. «Non capisco cosa c'entri, ha mancato di rispetto a mia sorella. Ha detto che è impossibile che non si sia difesa, che non ci fossero lividi o graffi. Non ha voluto difendere i suoi assistiti, ha preferito attaccare noi. Le vittime». «L'inchiesta del pm Falcone ha fondamenta solide - aggiunge l'avvocato della famiglia Noventa, Gian Mario Balduin - l'ho definito davanti alla Corte una autostrada che i giudici dovranno percorrere.
Il corpo di Isabella? Manca perché lo hanno distrutto. È stato contestato loro la distruzione di cadavere, l'hanno fatto scientemente». Presente al processo anche l'ex marito di Isabella, Piero Gasparini. «Non c'è dubbio sulla premeditazione. Per questi tre assassini Isabella era diventata un'ossessione. Per Freddy perché non riusciva a gestirla, era troppo per lui. La pochezza di quest'uomo non poteva competere con la grandezza di Isabella. Non era innamorato di lei, altrimenti non sarebbe arrivato a tanto. Debora era gelosa del fratello, era sempre stata gestrice delle sue azioni. Cacco invece vedeva in Isabella una rivale inavvicinabile».
«L'appello delle parti civili - sottilinea il suo legale, l'avvocato Ernesto De Toni - è un evidenziare i punti del danno che hanno subito i loro assistiti. I risarcimenti ottenuti in primo grado? Abbiamo recuperato dei contanti passati alla famiglia, adesso attendiamo le esecuzioni per gli immobili. Questo è un aspetto materiale che è importante, ma resta il fatto che manca e mancherà una tomba su cui andare a piangere Isabella. Un patimento, per questo futile e inutile omicidio, che tocca anche noi avvocati, che in questo processo abbiamo imparato a conoscere Isabella attraverso i ricordi dei nostri assistiti».
L'appuntamento, ora, è per martedì prossimo. Davanti alla corte mista tra togati e giudici popolari parleranno gli avvocati difensori: per Debora Sorgato finirà la sua arringa l'avvocato Luca Motta, poi sarà il turno di Massimo Malipiero e Giuseppe Pavan per Freddy Sorgato e infine per Alessandro Menegazzo per Manuela Cacco.
D.Tam.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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