GIOVANI
PONTELONGO Due giovani vite spezzate. Michael Adu Nyamekye viveva con i genitori e una sorella più piccola in via Martiri Belfiore a Pontelongo. Aveva compiuto 20 anni lo scorso 11 settembre. Era nato a Piove di Sacco, mentre suo papà è originario del Ghana. Michael era definito da tutti un ragazzo modello. Iscritto all'università di Ingegneria, per non pesare sulla famiglia da tempo prestava servizio come aiuto pizzaiolo e cameriere al locale Loft di via Adige a due passi dal centro commerciale Piazzagrande. Ma la sua grande passione era il calcio. Da quest'anno giocava nel ruolo di attaccante nella società Atletico AV, nata dalla fusione tra l'Arzergrande e il Vallonga. Allenamenti e partite avvenivano ai campi sportivi della società Polisportiva Corte. Stava affrontando il campionato juniores provinciale. A ricordarlo è stato ieri il direttore generale Gianluca Costa. «Perdiamo il collante della squadra, il ragazzo in grado di tenere alto l'umore del gruppo nonostante i risultati calcistici non fossero dei migliori». Il motto di Michael prima di ogni partita era Parastinchi e via. La spiegazione di Costa: «Michael giocava per divertirsi e far divertire. Anche contro avversari più forti, spingeva sempre i suoi compagni ad andare avanti con passione e umiltà». Tutte le squadre giovanili della società, in rispetto del ragazzo morto, sia ieri che oggi non sono scese in campo. «Adesso è presto e siamo ancora tutti scossi - ha concluso Gianluca Costa - ma stiamo già pensando di organizzare un torneo in memoria di Michael per ricordarlo ogni anno e sentirlo ancora vicino a noi. Siamo distrutti per quanto è potuto succedere. Mi ricordo sempre di quando mi prendeva da parte e si scusava per il ritardo agli allenamenti o per l'assenza a qualche partita, ma era solito dire che prima veniva lo studio, poi il lavoro per aiutare la famiglia e poi il divertimento». Questo era Michael, amato e conosciutissimo in paese a Pontelongo. Molti giovani vicini agli ambienti parrocchiali ieri hanno pianto la sua morte. Il ragazzo è stato infatti uno dei animatori dei Grest estivi. Il suo spirito positivo, con quell'accento veneto che cozzava con il colore della pelle, erano per amici e conoscenti un mix di emozioni senza eguali. In attesa del funerale, oggi in parrocchia, durante le messe domenicali, la sua figura verrà ricordata e i fedeli potranno pregare per lui e soprattutto per i suoi cari in un momento così difficile. Da circa tre settimane al ristorante pizzeria Loft di via Adige a Piove di Sacco lavorava anche Vincenzo Stara. Il ragazzo, originario del piccolo comune di Assemini in provincia di Cagliari, aveva compiuto 26 anni lo scorso 3 settembre. Aveva ben presto lasciato la Sardegna per trovare fortuna al nord. I suoi genitori vivono a Salsomaggiore Terme. Lui, con esperienza nel settore della ristorazione, era stato assunto al Loft. Ben presto aveva conquistato la fiducia di tutto il gruppo di colleghi. In un primo momento aveva vissuto ospite a casa di Michael Adu Nyamekye, poi i gestori del locale l'avevano aiutato nel trovare un alloggio poco distante dal ristorante. Chi lo conosce ha riferito che al pari di Michael anche Vincenzo Stara era un ragazzo responsabile e serio. Venerdì sera ha cenato con i colleghi in pizzeria a fine turno e poi è salito in auto. Qui il tragico destino non gli ha dato scampo. Ieri è toccato alle forze dell'ordine, non senza fatica, rintracciare a Salsomaggiore Terme i suoi genitori e metterli di fronte alla tragedia. Chi conosceva a fondo il ventiseienne ha riferito che non aveva mai perso l'amore per la Sardegna, il suo mare, il suo clima e i suoi colori, ma dentro di sè desiderava affermarsi professionalmente e quando gli è stata prospettata l'opportunità lavorativa, non ci ha pensato due volte ed è partito.
Cesare Arcolini
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA PONTELONGO Due giovani vite spezzate. Michael Adu Nyamekye viveva con i genitori e una sorella più piccola in via Martiri Belfiore a Pontelongo. Aveva compiuto 20 anni lo scorso 11 settembre. Era nato a Piove di Sacco, mentre suo papà è originario del Ghana. Michael era definito da tutti un ragazzo modello. Iscritto all'università di Ingegneria, per non pesare sulla famiglia da tempo prestava servizio come aiuto pizzaiolo e cameriere al locale Loft di via Adige a due passi dal centro commerciale Piazzagrande. Ma la sua grande passione era il calcio. Da quest'anno giocava nel ruolo di attaccante nella società Atletico AV, nata dalla fusione tra l'Arzergrande e il Vallonga. Allenamenti e partite avvenivano ai campi sportivi della società Polisportiva Corte. Stava affrontando il campionato juniores provinciale. A ricordarlo è stato ieri il direttore generale Gianluca Costa. «Perdiamo il collante della squadra, il ragazzo in grado di tenere alto l'umore del gruppo nonostante i risultati calcistici non fossero dei migliori». Il motto di Michael prima di ogni partita era Parastinchi e via. La spiegazione di Costa: «Michael giocava per divertirsi e far divertire. Anche contro avversari più forti, spingeva sempre i suoi compagni ad andare avanti con passione e umiltà». Tutte le squadre giovanili della società, in rispetto del ragazzo morto, sia ieri che oggi non sono scese in campo. «Adesso è presto e siamo ancora tutti scossi - ha concluso Gianluca Costa - ma stiamo già pensando di organizzare un torneo in memoria di Michael per ricordarlo ogni anno e sentirlo ancora vicino a noi. Siamo distrutti per quanto è potuto succedere. Mi ricordo sempre di quando mi prendeva da parte e si scusava per il ritardo agli allenamenti o per l'assenza a qualche partita, ma era solito dire che prima veniva lo studio, poi il lavoro per aiutare la famiglia e poi il divertimento». Questo era Michael, amato e conosciutissimo in paese a Pontelongo. Molti giovani vicini agli ambienti parrocchiali ieri hanno pianto la sua morte. Il ragazzo è stato infatti uno dei animatori dei Grest estivi. Il suo spirito positivo, con quell'accento veneto che cozzava con il colore della pelle, erano per amici e conoscenti un mix di emozioni senza eguali. In attesa del funerale, oggi in parrocchia, durante le messe domenicali, la sua figura verrà ricordata e i fedeli potranno pregare per lui e soprattutto per i suoi cari in un momento così difficile. Da circa tre settimane al ristorante pizzeria Loft di via Adige a Piove di Sacco lavorava anche Vincenzo Stara. Il ragazzo, originario del piccolo comune di Assemini in provincia di Cagliari, aveva compiuto 26 anni lo scorso 3 settembre. Aveva ben presto lasciato la Sardegna per trovare fortuna al nord. I suoi genitori vivono a Salsomaggiore Terme. Lui, con esperienza nel settore della ristorazione, era stato assunto al Loft. Ben presto aveva conquistato la fiducia di tutto il gruppo di colleghi. In un primo momento aveva vissuto ospite a casa di Michael Adu Nyamekye, poi i gestori del locale l'avevano aiutato nel trovare un alloggio poco distante dal ristorante. Chi lo conosce ha riferito che al pari di Michael anche Vincenzo Stara era un ragazzo responsabile e serio. Venerdì sera ha cenato con i colleghi in pizzeria a fine turno e poi è salito in auto. Qui il tragico destino non gli ha dato scampo. Ieri è toccato alle forze dell'ordine, non senza fatica, rintracciare a Salsomaggiore Terme i suoi genitori e metterli di fronte alla tragedia. Chi conosceva a fondo il ventiseienne ha riferito che non aveva mai perso l'amore per la Sardegna, il suo mare, il suo clima e i suoi colori, ma dentro di sè desiderava affermarsi professionalmente e quando gli è stata prospettata l'opportunità lavorativa, non ci ha pensato due volte ed è partito.
Cesare Arcolini
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