Giordani: «Compriamo tutti gli appartamenti»

Sabato 17 Febbraio 2018
RIQUALIFICAZIONE
PADOVA «Via Anelli? Entro l'estate contiamo di raderla al suolo». Sergio Giordani non rinuncia all'iperbole. Il sindaco, anche alla luce del fascicolo aperto in procura, ieri è intervenuto sul futuro delle palazzine del complesso Serenissima.
LA PROMESSA
«È più che comprensibile che i proprietari e i residenti del quartiere siano arrabbiati ha spiegato il primo cittadino Io, però, sono fiducioso. L'assessore al Patrimonio Andrea Micalizzi sta facendo un ottimo lavoro con i privati. Ritengo che entro l'estate saremo in grado di acquisire gli alloggi in mano ai piccioli proprietari». Una volta acquisiti gli appartamenti dei privati, il Comune potrà permutare i condomini diventati il simbolo del degrado cittadino con l'Agenzia del Demanio che, in cambio, cederà a palazzo Moroni la caserma Prandina. In via Anelli, invece, dovrebbe trovar posto la nuova questura. A sottolineare la necessità di una nuova sede per la polizia in città era stato, a dicembre, in occasione del tradizionale incontro con la stampa di fine anno, il questore Paolo Fassari. Seppur con mille cautele, a confermare la tempistica messa in campo da Giordani provvede Micalizzi. «Diciamo che il nostro obiettivo è chiudere entro l'estate» premette l'assessore che poi aggiunge: «Aldilà delle tempistiche, il nostro obiettivo è quello di portare avanti con serietà la trattativa e di concludere un accordo giusto con i proprietari. Lo dobbiamo a loro e ai residenti che, per troppi anni hanno dovuto fare i conti con il degrado e l'illegalità». Di più Micalizzi non dice. A quanto pare di capire però, la trattativa avrebbe assunto una piega più che positiva. A fronte di circa 145 alloggi ancora in mano ai privati, circa una settantina di proprietari si sarebbero detti disponibili a valutare la vendita. In via Anelli, su 288 appartamenti, 106 sono del Comune, 37 dell'Ater e, appunto, 145 dei privati. Privati che da oltre 10 anni hanno ingaggiato un braccio di ferro per ottenere qualche migliaio di euro in più dalla vendita dei loro alloggi. «Per quel che riguarda l'Ater, l'accordo non dovrebbe essere un problema ha spiegato lo scorso gennaio sempre Micalizzi - con i privati abbiamo avviato una trattativa che, speriamo, possa dare i suoi frutti. Quello che è certo è che la formula delle permute con gli alloggi popolari avviata dall'amministrazione Bitonci, ha dato scarsissimi risultati».
IL PIANO B
A deporre a favore di questa operazione, però ci sarebbe anche un'altra circostanza. Circostanza che l'amministrazione potrebbe giocarsi nel caso in cui, alla fine, l'intesa con i privati dovesse saltare. Il fatto che in via Anelli venga realizzata la questura potrebbe, infatti, rappresentare un vantaggio per la giunta Giordani: essendo incontestabile l'interesse pubblico dell'operazione, sarebbe possibile, come extrema ratio, far ricorso allo strumento degli espropri. E il Comune avrebbe già a disposizione la cifra necessaria probabilmente dai 2 ai 2,5 milioni di euro per l'acquisto dei 145 alloggi e per relative spese notarili. Se l'operazione dovesse andare in porto si parla di tempi che oscillano dagli 8 ai 10 anni- la questura troverebbe posto in un'area strategica e, anche fisicamente, potrebbe rimarcare la vicinanza rispetto ad aree periferiche come la Stanga, Mortise e l'Arcella che, da anni, devono fare i conti con degrado e illegalità. Non solo. La cessione della Prandina al Comune, nonostante qualche mal di pancia dell'ala sinistra della compagine che sostiene Giordani (leggi Coalizione civica) potrebbe poi risolvere, una volta per tutte, il problema dei parcheggi a servizio del centro storico.
Alberto Rodighiero
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