Galileo, Newton e Tolomeo: errori e frodi nella scienza

Giovedì 23 Novembre 2017
LE TEORIE
PADOVA Ci sono errori e frodi che, nella storia della scienza, hanno fatto fortuna. Piccoli tarocchi di grandi scienziati che però l'evidenza dei fatti ha confermato. E ci sono poi piccoli tarocchi che non hanno cambiato il corso della storia e sono serviti più che altro per ricevere un premio, o una donazione in denaro. «Ed è drammatico come siano aumentati questo tipo di episodi negli ultimi anni». A dirlo, di fronte a una platea di studenti del Bo, è il professore Ernesto Carafoli, docente a Padova e Accademico dei Lincei, che ha dedicato un saggio, dal titolo Scientific misconduct: the dark side of science, e più di un'analisi alle topiche nel mondo della scienza. Errori che però, come ha citato all'inizio del suo seminario il professor Carafoli, hanno cambiato la nostra percezione e ci hanno permesso di capire il mondo. Ecco quindi Tolomeo, che fonda la sua teoria geocentrica dell'universo su calcoli per lui impossibili perché gli era impossibile vedere le stelle e basando il tutto sui calcoli di Ipparco, un astronomo che aveva vissuto 200 anni prima di lui. O Galileo Galilei e il suo esperimento della torre di Pisa: non ci fu nessun lancio di sasso, o di piuma, a dimostrare la caduta dei gravi. Poi Newton, che aggiustava le equazioni per renderle accomodanti ai suoi teoremi, e Mendel che imbrogliava sui piselli ma svelava al mondo la genetica. «Si tratta di intuizioni che non potevano essere dimostrate totalmente ha aggiunto il professor Carafoli -. In alcuni casi si è trattato di risultati forzati che però servivano a dimostrare intuizioni giuste. Perché sono arrivati fino a noi? Perché la storia gli ha dato ragione. Queste piccole truffe hanno permesso al mondo di progredire: insomma non tutto quello dimostrato da Mendel è riproducibile, ad esempio, ma è giusta la sua teoria». Tarocchi, però, ben diversi da quelli di oggi, dove spesso - ha concluso l'Accademico dei Lincei -, si usano imbroglioncelli per ottenere un piccolo avanzamento di carriera».
N.M.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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