Fornitori, 12 milioni di debiti azzerati in un anno e mezzo

Martedì 19 Marzo 2019
PALAZZO MORONI
PADOVA In un anno e mezzo l'amministrazione Giordani ha praticamente azzerato i debiti con i fornitori.
Dal 30 settembre 2017 al 31 dicembre 2018, infatti, il Comune ha ridotto del 98.7% sui debiti nei confronti di chi, a vario titolo, vantava dei crediti nei confronti di palazzo Moroni.
I numeri, d'altro canto, lasciano poco spazio all'interpretazione. Il 30 settembre 2017, infatti, la neo giunta doveva fare i conti con un debito complessivo di 12.284.896,50 euro. Un debito legato a fatture relative ad acquisti di beni, servizi, prestazioni professionali e forniture. Fatture emesse da ben 605 imprese.
Tre mesi dopo, quindi a fine anno, il debito era già sceso a 4.873.697,05 euro e le imprese creditrici erano 411. Passano altri 3 mesi e il debito sale leggermente: 5.957.611,76 euro con 479 aziende in attesa di veder onorate le fatture emesse. Una vera e propria accelerazione, però, si registra alla fine di giugno dell'anno scorso quando il debito scende a quota 2.729.057,80 euro e le imprese che aspettano di essere pagate, praticamente si dimezzano arrivando a 240. Nell'ultimo semestre dell'anno scorso, la strada diventa tutta in discesa.
A fine settembre, infatti, il dovuto crolla a 654.742,66 euro e le imprese creditrici a 118. Il 2018, si chiude, così, con 153.184,85 euro di debito e appena 35 aziende che attendono di essere pagate.
«Non si tratta affatto di un risultato casuale commenta soddisfatto il sindaco Sergio Giordani Subito dopo essermi insediato ho voluto potenziare la struttura che si occupa dei pagamenti ai fornitori».
«Da imprenditore, non solo per motivi etici ha aggiunto ho sempre ritenuto fondamentale onorare nei tempi stabiliti i pagamenti. In questo modo si mettono i fornitori nelle condizioni di pagare i loro dipendenti e, a loro volta, di onorare le loro fatture. Se vogliamo dare una mano alla nostra economia, è fondamentale che un ente pubblico rispetti gli impegni presi con chi gli fornisce beni e servizi».
Alberto Rodighiero
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