Finisce dopo 8 mesi la fuga dell'omicida

Domenica 24 Giugno 2018
LA STORIA
PADOVA Omicida ma detenuto modello, alle spalle l'assassinio di un connazionale e una condanna a 23 anni, ma anche una laurea in Filosofia conseguita al Bo durante il periodo della detenzione: il 26 maggio del 2024 sarebbe tornato ad essere un cittadino libero, ma . Kristian Boris Vukotic, 43 anni, serbo, ha approfittato della prima libera uscita per darsi alla fuga. Dopo otto mesi però è stato scovato a migliaia di chilometri da Padova, in Svezia, e nuovamente arrestato. Ora è anche accusato di evasione.
IL PIANO
Vukotic, condannato dal tribunale di Torino per aver ucciso a colpi di pistola nel 1996 un connazionale, e ad ulteriori quattro anni per diversi furti commessi in Italia, nel settembre scorso ha organizzato la sua fuga. Un piano che pareva perfetto, con la possibilità di scappare dalla casa circondariale Due Palazzi senza dare nell'occhio. In cuor sono Vukotic deve aver pensato di essersi meritato uno sconto di pena, tanto era stato bravo a laurearsi con il massimo dei voti ed essere indicato a modello per gli altri detenuti. Dopo 9 mesi di ricerche in tutta Europa, Vukotic è stato arrestato in Svezia ed è stato estradato, in Italia dove finirà di scontare la condanna.
Un anno fa, il 16 giugno, si era laureato con il massimo dei voti in Filosofia al Bo, tanto da venire definito «un esempio altamente positivo in tutta Italia di come possa e debba essere organizzato il reinserimento di un detenuto nella società civile attraverso l'offerta di studi».
Proprio grazie ai suoi risultati all'università, a Vukotic è stato riconosciuto un permesso premio. Era stato lui a farne richiesta il 31 luglio dello scorso anno, facendo leva sulla sua buona condotta, così il Tribunale di sorveglianza gli aveva concesso il permesso un mese più tardi. Dopo tre giorni fuori dal carcere, Vukotic avrebbe dovuto fare rientro alla sera nella comunità Piccoli passi di via Po, non distante dal carcere. Invece nessuno lo ha più visto.
LA FUGA
Uscito dal carcere il 27 settembre scorso, è stato visto salire a bordo di un'auto che lo attendeva all'esterno del Due Palazzi e ha fatto perdere le sue tracce.
LE INDAGINI
La squadra Mobile ha immediatamente avviato le ricerche in Italia e all'estero. Ci sono voluti otto mesi di indagini e il 2 maggio scorso Vukotic è stato rintracciato in Svezia dove è stato arrestato e detenuto in attesa dell'estradizione in Italia. Quando l'uomo ha capito di essere finito in trappola non ha opposto alcuna resistenza. Dopo un mese abbondante trascorso in un carcere della Svezia, Kristian Boris Vukotic è sbarcato all'aeroporto di Fiumicino ed è stato portato alla casa circondariale di Rebibbia. Agli agenti che gli hanno messo le manette ai polsi non ha proferito alcuna parola, ma è apparso chiaro fin dai momenti dell'evasione, che il piano fosse stato pianificato nei minimi dettagli.
Gli investigatori della Squadra mobile stanno ora indagando per ricostruire nel dettaglio il periodo della latitanza, obiettivo è anche quello di identificare eventuali complici che possano averlo aiutato l'evaso garantendogli protezione.
Cesare Arcolini
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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