Febbre del Nilo, Consorzio Bacchiglione via allo sfalcio straordinario sui canali

Giovedì 13 Settembre 2018
Febbre del Nilo, Consorzio Bacchiglione via allo sfalcio straordinario sui canali
L'INTERVENTO
PADOVA Febbre del Nilo: anche il Consorzio Bacchiglione entra in azione prevendendo interventi mirati per mettere il territorio in sicurezza. Dopo il 101esimo caso di contagio di West Nile le amministrazioni comunali, secondo le direttive fornite dall'Ulss 6 Euganea, hanno messo in atto un piano di disinfestazione a tappeto. Gli interventi immediati prevedono la pulizia dei fossati e dei ristagni d'acqua nei territori di competenza per evitare la proliferazione della zanzara responsabile della diffusione del virus. Il Consorzio Bacchiglione ha così deciso di intervenire, facendo la sua parte in questa situazione di emergenza.
L'operazione riguarda, oltre all'eliminazione di eventuali ristagni d'acqua presenti,l'esecuzione di un ulteriore sfalcio dell'erba in alcuni tratti dei canali, lavoro che è già stato avviato nei giorni scorsi. Le zone di maggior interesse sono state individuate in prossimità delle scuole e dei centri più densamente abitati in modo tale da garantire la sicurezza in primis nei luoghi più affollati. «Abbiamo accolto le direttive in merito alla prevenzione per il virus. Abbiamo deciso di effettuare un taglio suppletivo rispetto a quello già previsto nelle aree ritenute maggiormente a rischio, anche il Consorzio Bacchiglione - afferma il presidente Paolo Ferraresso - vuole fare la sua parte in questa emergenza del territorio».
La collaborazione tra amministrazioni comunali e Consorzio Bacchiglione è un incentivo forte per risolvere le criticità della comunità in maniera tempestiva e rendere gli interventi il più efficaci possibili. Quattro complessivamente i padovani morti per il virus tutti anziani ultraottantenni affetti però da patologie pregresse.
Su scala veneta, i casi di febbre del Nilo ufficialmente confermati sono stati complessivamente 174 rispetto ai 159 del rilevamento della settimana precedente. Di questi, 120 sono casi con sintomatologia leggera, 54 sono quelli nella più grave forma neuroinvasiva. Dall'inizio del fenomeno, i decessi sono saliti a 12.
«Il Piano straordinario di disinfestazione, sia adulticida che larvicida, che abbiamo finanziato con 500 mila euro della Regione informa l'assessore regionale alla sanità Luca Coletto è interamente attivato e stiamo raccogliendo i ritorni dai vari Comuni mano a mano che le disinfestazioni vengono eseguite. Le Ulss continuano inoltre a essere a completa disposizione per supportare gli enti locali. Tra poco saremo in grado di fare un primo step degli interventi e dei risultati ottenuti. Nel frattempo, i tecnici regionali sono al lavoro sulla predisposizione della pianificazione complessiva che andrà a regìme nel 2019, con il coordinamento delle varie attività preventive da parte della Regione».
I sanitari della Regione sottolineano che permane grande l'importanza della collaborazione della popolazione nel mettere in atto alcune semplici misure di prevenzione che possono abbattere il rischio di ricevere la puntura della zanzara culex pipiens, portatrice del virus. La maggior parte delle persone infette,lo ricordiamo, non presenta sintomi (80%). Le forme sintomatiche si manifestano con sintomi simil-influenzali lievi, febbre, cefalea, dolori muscolo-articolari, raramente accompagnati da rash cutaneo. Meno dell'1% sviluppa una malattia neuroinvasiva, come meningite, encefalite o paralisi flaccida. Il rischio di malattia neuroinvasiva aumenta con l'età ed è più elevato fra gli adulti di oltre 60 anni.
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