Borse di studio e motori al Bernardi

Venerdì 22 Febbraio 2019
IL PREMIO
PADOVA Aula magna dell'Ipsia Bernardi gremita per la terza edizione della cerimonia di consegna di sei borse di studio in memoria di Graziano Camporese per ricordare l'impegno nell'intessere una proficua collaborazione tra le realtà del territorio ed il Bernardi.
Nell'occasione Nicola Borotto, vicepresidente dell'Aci di padova, ha annunciato l'istituzione di un fondo per cinque borse di studio, che saranno assegnate fra un anno, alla chiusura delle celebrazioni per il centenario della scomparsa di Enrico Bernardi, avvenuta il 21 febbraio 1919. «Bernardi progettò e costruì la prima auto con motore a scoppio in Italia, costituì il secondo club motoristico più antico al mondo, l'Automobile Club Padova - ha ricordato Borotto - fondò e diresse l'Istituto di macchine dalla nostra Università, gettando le basi per la nascita della Facoltà di Ingegneria».
Il prefetto Renato Franceschelli ha ricordato agli studenti l'importanza del modello imprenditoriale del nord est, mentre l'assessore Chiara Gallani si è rivolta ai ragazzi ricordando l'importanza dell'innovazione in particolare per il futuro della mobilità, presente anche il vicepresidente della provincia Vincenzo Gottardo.
Tra i premiati per l'anno scolastico 2017-18, Tommaso Basile, classe 3MMD, miglior diplomato del triennio. Lo studente, di San Pietro Viminario, ha raccontato che si alza tutte le mattine alle 6 per prendere i mezzi pubblici ed arrivare a scuola dopo 40 minuti di viaggio, un sacrificio che però non gli pesa perchè è controbilanciato dalla sua passione per gli studi intrapresi. «Ho scelto l'indirizzo meccanica e manutentore di automezzi perché sono sempre stato appassionato di motori e del lavoro che si svolge in officina - ha spiegato - sono molto soddisfatto del percorso di studio fin qui compiuto e voglio completare il quinquennio per poi trovare un lavoro, per ora non penso di proseguire gli studi all'università».
Lo studente ha le ide chiare anche sul futuro dei motori: «Non amo molto le auto ibride per questione di prestazioni e altro - sottolinea - ma so che saranno sempre più presenti sulle strade, è giusto quindi studiarle e migliorarle ove possibile».
L.M.
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