TRA GLI SCAFFALI
BELLUNO Oggi sì, domani chissà. Si vive e si lavora

Giovedì 17 Gennaio 2019
TRA GLI SCAFFALI BELLUNO Oggi sì, domani chissà. Si vive e si lavora
TRA GLI SCAFFALI
BELLUNO Oggi sì, domani chissà. Si vive e si lavora alla giornata, a Palazzo Crepadona. Il 2019 potrebbe essere l'anno buono per la partenza del grande progetto di restyling della sede della biblioteca civica, ma dal Governo non sono ancora arrivate risposte certe. Lo spostamento del servizio in altra sede e l'avvio dei lavori è una spada di Damocle sopra l'edificio e i suoi lavoratori che, oggi, faticano a programmare rassegne e preferiscono concentrarsi sull'organizzazione di quello che si prospetta come un immenso, lungo, trasloco. «E' un'operazione necessaria spiega l'assessore alla cultura Marco Perale -, ma è bene che la popolazione entri nell'ordine di idee che ci saranno seri disagi per un anno e mezzo, forse due». Il tempo per rivoltare il palazzo come un calzino e restituire alla città una Crepadona con 3 mila metri quadri di biblioteca anche a scaffali aperti, un piccolo bar, sala per la visione di film e un cortile interno coperto con cupola trasparente. Il piano è parte del Progetto di rigenerazione e sarà finanziato dal Governo. Il punto è che non si sa con certezza quando.
IL DISAGIO
Si resta appesi alle decisioni di Roma. Ad oggi non si sa se entro l'anno potranno partire tutti e 8 i progetti del Comune o se verranno spalmati su più annualità. «Entro gennaio o febbraio dovremmo avere qualche certezza spiega ancora l'assessore -, per adesso attendiamo e lavoriamo di mese in mese. Di certo prima di giugno non partiranno cantieri, ma dopo chissà. Questa incertezza al momento rende impossibile anche programmare il calendario per Oltre le Vette». Ad ogni modo quando sarà dato il via all'operazione, bisognerà che il palazzo sia vuoto. Per spostare le migliaia di libri si conta serviranno 6 mesi, altri 6 per poi riportarli tutti al loro posto. I volumi verranno messi al riparo in magazzini comunali o in spazi presi in affitto all'occorrenza per un paio di anni.
I SERVIZI
Non tutto verrà smantellato, l'impegno di questi mesi è anche nel cercare spazi dove far proseguire l'attività di studio e di lettura di giornali e libri per gli utenti. Proseguirà anche la biblioteca dei ragazzi, forse in un'aula delle scuole Gabelli del Parco Città di Bologna, così come il servizio di prestito, ma non con l'immediatezza di oggi: chi chiederà un libro o un dvd dovrà attendere un giorno per poterlo avere. «Ci sarà di certo bisogno di nuovo personale - annuncia il direttore Giovanni Grazioli -. Negli ultimi dieci anni il numero di dipendenti si è dimezzato, oggi siamo in cinque ed è impensabile, un domani, gestire 3 mila metri quadri da soli».
Alessia Trentin
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