Territori sfavoriti da valorizzare, le buone pratiche si insegnano qua

Venerdì 25 Maggio 2018
IL RICONOSCIMENTO
BELLUNO Le buone pratiche di gestione del territorio si insegnano nel Bellunese. Ed è così che l'Europa, riconoscendole, chiede al Gal Prealpi e Dolomiti di esportarle nei paesi comunitari. A suggellare la proposta, il workshop di qualche giorno fa tenutosi a Helsinki, in Finlandia. Ospite d'onore, assieme ai vertici di altri due enti uno tedesco e l'altro danese, il direttore del Gal locale Matteo Aguanno.
LA STORIA
«I Gruppi di azione locale (Gal) - spiega il direttore - sono dei partenariati pubblico-privati che riuniscono in sé i potenziali attori dello sviluppo territoriale locale, nella definizione di politiche concertate secondo l'approccio Leader promosso e sostenuto, con fondi ad hoc, dall'Unione Europea. Nell'attuale periodo di programmazione dei fondi europei (2014-2020), Leader rappresenta una Misura specifica, la 19, del Programma di sviluppo rurale (Psr) denominata Sostegno allo sviluppo locale». Il Gal Prealpi è presieduto da Alberto Peterle e comprende i territori delle Unioni montane Belluno-Ponte, Alpago, Valbelluna e Feltrina. I soci sono enti pubblici (come Provincia, Comuni, Unioni montane, Parco) e privati (ad esempio come le associazioni di categoria). Con il fratello Alto Bellunese il Gal Prealpi è quello che ha ottenuto maggiori fondi (in Veneto i Gal sono 9).
IL LAVORO
Sul programma di sei anni in corso il budget a disposizione ammonta a 7 milioni e mezzo di euro (che quasi si raddoppia pensando ai cofinanziamenti). «Questi fondi sono a disposizione - sottolinea Aguanno - di chi presenti progetti con due obiettivi principali: turismo sostenibile e innovazione nel campo agroalimentare. Lo stato dell'arte di bandi, idee, fondi a disposizione, contributi dati e altro ancora viene riportato sul nostro sito che viene aggiornato puntualmente, all'insegna di una grande trasparenza».
L'OBIETTIVO
«Oltre a continuare a finanziare progetti, che si spera essere sempre più di maggior qualità - sottolinea il direttore - il nostro fine in questa fase storica è coinvolgere sempre più i giovani affinché, con la loro creatività, restino nel Bellunese e avviino attività che valorizzino le peculiarità del territorio, dall'ambiente alla cultura. In quest'ottica abbiamo dato vita al progetto formativo Siparte (in collaborazione con l'Università di Padova). Con esso desideriamo dare loro alcuni strumenti fondamentale per appunto, in maniera figurata, partire». Altra mèta a cui il Gal è già al lavoro è la ricerca di ulteriori fondi addizionali, non solo europei e statali, per portare avanti progetti con forti ricadute sul territorio.
Per avere maggiori informazioni sul Gal Prealpi si può consultare il sito www.galprealpidolomiti.it o la pagina Facebook.
Raffaella Gabrieli
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