Salta l'accordo, caos all'Acc Wanbao

Martedì 18 Settembre 2018
Salta l'accordo, caos all'Acc Wanbao
MEL
Il messaggio dei lavoratori e delle lavoratrici della Wanbao Acc di Mel è preciso: non ci sarà accordo sugli ipotizzati part time se in ballo rimarranno gli esuberi. L'aut aut è emerso ieri dalle assemblee organizzate dai sindacati.
LA SCADENZA
Le lancette dell'orologio girano sempre più velocemente e il 30 settembre è ormai dietro l'angolo. Una data cruciale per circa 85 lavoratori sui quali pende la spada di Damocle degli annunciati licenziamenti. I sindacati stanno cercando la quadra per evitare i tagli. Una sfida complicata. Il numero è stato ridotto grazie ad alcune fuoriuscite volontarie incentivate ed a qualche candidatura alle offerte che le aziende del territorio hanno proposto. Ma il numero è irrisorio. Si passa da 90 a 85 esuberi. Tutto si gioca quindi intorno alla possibilità o meno di attivare il part time in alcuni reparti e turni di sei ore in altri. Ieri nuovo giro di assemblee. «Il mandato che i lavoratori ci hanno dato è insindacabile dichiara Luca Zuccolotto, sindacalista della Cgil- bisogna trovare un accordo che non preveda esuberi oppure non ci sarà alcun accordo. Non c'è alcuna possibilità per i lavoratori che il sindacato discuta di riduzione degli esuberi».
LA REGIONE
Mercoledì i rappresentanti sindacali avevano raggiunto Venezia per discutere, insieme alla Regione, alla Provincia ed alla proprietà cinese, del nodo cruciale degli esuberi. Si è trattato del primo di una serie di incontri che verranno fatti in queste settimane. Il prossimo incontro è in programma oggi. «Andiamo a Venezia con l'obiettivo di trovare una soluzione industriale ed occupazionale prosegue Zuccolotto -. La Cgil si batterà fino all'ultimo per trovare una soluzione azzerando gli esuberi. Tutto si giocherà intorno all'attivazione dei part time». Attivazione non semplice: va trovato l'incastro tra i lavoratori che sono pronti a passare all'orario ridotto e le esigenze produttive dei vari reparti.
L'APPELLO
Le aziende del territorio hanno avanzato alcune proposte occupazionali che però non sono andate a buon fine. «Sono deluso dal fatto che il territorio provinciale non abbia risposto alla soluzione del problema e mi dispiace per i lavoratori dello stabilimento di Mel se non si troverà una soluzione chiude il sindacalista della Cgil -. Mi dispiace anche per quelle aziende che ritengono che i lavoratori zumellesi non siano in grado di fare il loro dovere perché invece avrebbero trovato persone capaci, preparate e serie».
Eleonora Scarton
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