POLITICA
BELLUNO La riconferma e la new entry. Si potrebbe sintetizzare così

Lunedì 22 Gennaio 2018
POLITICA
BELLUNO La riconferma e la new entry. Si potrebbe sintetizzare così la corsa bellunese del Movimento 5 Stelle in vista del 4 marzo. Perché la giornata al Villaggio Rousseau ha dato l'esito più scontato: Federico D'Incà corre per un altro giro di valzer a Palazzo Montecitorio. Assieme a lui, un'altra bellunese, Gladis Riva. I dubbi della vigilia erano ben pochi intorno al nome del cittadino di Trichiana. Ma si sa, finché non ci sono nome e cognome scritti in lista, meglio non mettere la mano sul fuoco. Difatti, ieri pomeriggio D'Incà non si sbilanciava più di tanto sulla sua ricandidatura. Poi, Luigi Di Maio ha comunicato i nomi roboanti dei candidati nei collegi uninominali alla Camera (tra cui Gianluigi Paragone ed Emilio Carelli). E in serata sono usciti tutti i nomi dei candidati nei collegi plurinominali a Camera e Senato. Per cui, un sospiro e la corsa elettorale può partire.
LE LISTE
Federico D'Incà è il primo nome nella lista proporzionale del Veneto 1 per la Camera (dietro di lui la trevigiana Daniela Bolzan, seguita da Maurizio Mestriner, altro trevigiano, e da Lucia Giugliano). Quindi, una candidatura in rampa di lancio per un seggio quasi certo, visto che i seggi disponibili per i plurinominali del Veneto 1 sono 6. Un po' più complessa la situazione dell'altro nome bellunese, quello di Gladis Riva, di Voltago Agordino, fondatrice del primo meetup nelle terre del Cordevole. Riva è al terzo posto nella lista proporzionale del collegio plurinominale per il Senato (davanti ha due nomi non bellunesi: Orietta Vanin e Gianni Pietro Girotto). E per Palazzo Madama il Veneto 1 ha diritto a 7 seggi proporzionali.
LE SPERANZE
«Sono candidato e sono il primo del collegio Belluno-Treviso per la Camera: direi che è un bel risultato - commenta a caldo Federico D'Incà -. Ma non ci sono solo io: c'è anche Gladis Riva di Voltago. Ce la metteremo tutta perché anche lei sia tra le papabili per rappresentare il Bellunese a Roma». Oltre a D'Incà e Riva, c'erano altri bellunesi in lizza. Le parlamentarie però li hanno visti esclusi. Si tratta di Roberto De Nart (il fondatore di Bellunopress.it) e Daniele Campedel, candidati per il Senato. E di Michele Galfano (38 anni, dipendente pubblico, di Feltre), di Roberto Bernard (39 anni, operaio, di Trichiana), di Edoardo Baietta (29 anni, studente, di Limana), e di Andreea Carmen Neculai (31 anni, operaia, di Agordo). «Le parlamentarie sono state un bell'esercizio di democrazia - continua D'Incà -. Le persone hanno potuto candidarsi in maniera libera e aperta: non ci sono stati capipartito a decidere nomi e nomine». E chi è rimasto fuori? Anche gli esclusi possono nutrire ancora qualche speranza. Perché ci sono ancora i collegi uninominali del Senato. «Cercheremo di inserire altre figure bellunesi - assicura D'Incà».
Damiano Tormen
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