Nuovo faccia a faccia con il sindaco: «Ora bisogna fare gli straordinari»

Martedì 25 Settembre 2018
L'INCONTRO
BELLUNO «Nessuna nuova, buona nuova». Per il Nevegal non vale. Perché mentre il Colle attende di conoscere il suo futuro (ammesso che ce ne sia uno), il calendario va avanti. E punta dritto e inesorabile verso la scadenza del 30 settembre. Per cui, nessuna novità significa un giorno in meno di tempo a disposizione per salvare la prossima stagione invernale. E nessuna novità è proprio quello che è emerso dall'incontro di ieri a Palazzo Rosso tra sindaco, Alpe del Nevegal, operatori, associazioni e Pro Loco Pieve Castionese. Un vertice più interlocutorio che decisorio, in cui i vari attori del Colle non hanno fatto altro che ribadire le loro posizioni. L'Alpe chiede certezze, soprattutto economiche, per aprire il prossimo inverno; in soldoni, 100mila euro come quota per l'innevamento artificiale. Il Comune continua a dire che non può dare soldi ai privati, ma è disponibile ad aggiungere ai 20mila euro già impegnati per la realizzazione dell'info point in Piazzale anche 30mila euro di skipass. Gli operatori continuano a chiedere strategie future e la Pro Loco Pieve Castionese aspetta la generosità dei bellunesi, dopo aver aperto la raccolta fondi.
L'INCONTRO
Cosa potrà succedere da qui al 30 settembre? Bisogna aspettare. Anche se il sindaco si dice ottimista. «Sono stati fatti nuovi passi in avanti - dice Jacopo Massaro -. L'incontro di questa cabina di regia è stato positivo: al tavolo c'erano tutti gli attori impegnati nella salvezza del Nevegal. Da parte nostra, abbiamo ribadito gli impegni già annunciati nell'assemblea della scorsa settimana, come gli interventi per la nuova pista da downhill e l'acquisto di 30mila euro di skipass a scopo promozionale, che si aggiungono al contributo da 20mila euro per l'attivazione dell'infopoint». Il confronto ha quindi dato buoni risultati per il primo cittadino. «Quanto emerso stamattina (ieri mattina) non è di per sé sufficiente a salvare già oggi la stagione invernale - commenta Massaro ma sono state gettate buone basi sulle quali lavorare. A giorni ci sarà un nuovo incontro tra tutte le parti coinvolte».
IL CALENDARIO
Basterà? L'orologio scorre. E l'Alpe aspetta. «Adesso la palla è nelle mani del Comune - dice il presidente Maurizio Curti -. Noi abbiamo fatto le nostre proposte. Da industriale, posso dire che quando c'è un problema, si fanno gli straordinari per risolverlo. In questo momento anche l'amministrazione comunale è chiamata a fare gli straordinari».
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