Lupi in agguato: «Tante promesse e progetti falliti»

Sabato 18 Agosto 2018
L'ALLARME
BELLUNO 18 agosto: branchi di lupi in crescita, richieste di indennizzi e nessun pastore notturno a dare una mano. L'estate è agli sgoccioli e la sensazione è che non si sia fatto abbastanza. All'indomani degli ultimi attacchi del predatore alle pecore in Alpago e alle mucche di Malga Laste, tra moti di rabbia, frustrazione e amarezza, la Regione torna l'interlocutore per allevatori e pastori: si chiede a gran voce il pastore notturno. E il grido, questa volta, è ancora più disperato. «Qui si continua a temporeggiare denuncia Michele Nenz della Coldiretti -, cosa si sta aspettando?». Fallite le recinzioni elettrificate, compreso che il cane da guardiania non è gestibile nelle zone più frequentate dai turisti, il territorio chiede le guardie per i pascoli.
IL PASTORE NOTTURNO
Una promessa, mesi fa, era stata fatta dall'assessore Giuseppe Pan a Livinallongo durante una serata pubblica. Il bando per la concessione di contributi per pagare il personale per la sorveglianza sembra essere uscito, ma non ha nulla a che fare con le richieste del territorio. Viene quasi da pensare di essere presi in giro. «Esiste una delibera dell'8 maggio in cui la Regione mette a disposizione 4 milioni di euro da qui al 2020 per pagare il personale da porre di notte sui pascoli spiega il sindaco di Livinallongo Leandro Grones -. Peccato che quando ho letto il documento ho capito come non centri nulla con quanto richiesto. Si parla di soldi per pagare personale addetto a lavori di pubblica utilità come servizi bibliotecari, decoro urbano, custodato di impianti sportivi. Cosa centra con il pastore? E poi, perché distribuire i soldi ai Comuni quando ad averne bisogno sono gli allevatori? La delibera è inapplicabile, inutile». D'altra parte la stagione calda è ormai agli sgoccioli, le mandrie tra un mese scenderanno dai pascoli. Una sperimentazione la si doveva tentare mesi fa. A Laste la famiglia Dorigo è arrivata a fare due turni notturni per controllare le vacche, uno alle 23 e uno alle 2, con la conseguenza di non riuscire più a riposare a sufficienza. Una follia, secondo Nenz. «Non è pensabile che i pastori si debbano difendere da soli commenta , la Regione deve mettere a disposizione il prima possibile forze umane per il controllo notturno. Per i pascoli delle mucche gli spazi sono troppo ampi, la recinzione non è possibile. Una persone invece sorveglierebbe e allontanerebbe i lupi con petardi, con fari puntati e con sirene. Non possiamo sapere in partenza se saranno metodi risolutivi, ma è giusto tentare».
L'INCONTRO
Il sindaco di Rocca Pietore Andrea De Bernardin, agli spari con i pallini di gomma preferirebbe quelli con i piombini. Dopo l'attacco a Malga Laste, il terzo della stagione sul suo territorio, è andato dritto al sodo. «Giovedì mi hanno contattato i funzionari della Regione spiega -, saliranno per un incontro con i nostri allevatori perché il problema sta preoccupando molto la gente. Io sono a favore di qualche abbattimento. I lupi sono animali molto ricettivi, se capiscono che ci sono predatori più grandi di loro allora si tengono alla larga da certe zone, per questo qualche abbattimento può risultare utile. Speriamo si possa arrivare ad una soluzione il prima possibile».
Alessia Trentin
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