LA VICENDA
BELLUNO Era accusato di truffa, esercizio abusivo della professione

Martedì 19 Marzo 2019
LA VICENDA
BELLUNO Era accusato di truffa, esercizio abusivo della professione e violenza privata. Dopo sei anni è stato assolto ed ora è pronto ad andare all'attacco e chiedere i danni all'Asl di Belluno. Attraverso il suo legale ha già inviato una richiesta di conciliazione alla Curia mercatorum e non avendo ottenuto risposta ha annunciato l'intenzione di ricorrere in sede civile. Il conto dei danni patiti nel frattempo è lievitato da 978mila euro a un milione 400mila euro.
LA DENUNCIA
A luglio del 2012 l'agronomo Gianfranco Buonanno, friulano di San Giovanni al Natisone, viene indagato dalla Procura di Belluno. Nel 2009, secondo la guardia di finanza che esegue l'inchiesta, da consulente alimentare, biologo e agronomo, Buonanno fece dei corsi per il personale che doveva manipolare gli alimenti. Erano 112 i partecipanti che avevano studiato per ottenere il certificato relativo a quella branca dei corsi haccp. Lezioni che consentivano l'ottenimento di quello che un tempo era la tessera sanitaria. Il 19 giugno scorso Buonanno viene però assolto da tutte le accuse: «il Giudice ritiene - si legge nel dispositivo - che dalle deposizioni dei testi escussi non emergano nella descrizione del comportamento dell'imputato elementi che integrino artifici o raggiri sulle prestazioni da lui proposte».
NUOVO CAPITOLO
Scaduti i termini per un eventuale processo d'Appello l'agronomo ha tuttavia ritenuto che non sia ancora l'ora di chiudere la vicenda quindi assieme al suo avvocato, Giorgio Gasperin, ha dato il via ad un nuovo giro di carte bollate. Come primo passo ha inviato una richiesta di conciliazione alla Curia mercatorum. Si tratta di un passaggio formale necessario per poter eventualmente procedere in sede civile. «Questa vicenda ha pesantemente danneggiato la mia immagine - ha spiegato ieri Buonanno - sono stato a più riprese diffamato con i miei clienti. Ho effettuato delle stime e ho chiesto inizialmente 978mila euro. Ma più gli accertamenti proseguono più scopro che il giro è ampio e in questo momento ho aggiornato la stima dei danni a un milione e quattrocento mila euro che intendo chiedere direttamente all'Asl di Belluno».
Andrea Zambenedetti
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