La libellula della Schiara non c'è più

Giovedì 24 Maggio 2018
La libellula della Schiara non c'è più
IL LUTTO
BELLUNO La città, e non solo, piange Otello Da Rold. Anche dopo i funerali, avvenuti martedì pomeriggio nella chiesa di Bolzano Bellunese, non si sono fermate le esternazioni di dolore per la scomparsa del grande alpinista bellunese, protagonista degli anni d'oro delle scalate e delle esplorazioni sulla Schiara. Da Rold è morto all'età di 92 anni, dopo una vita passata in gran parte sulle vette e dopo aver esplorato con particolare passione quelle che sovrastano la frazione dove abitava, Bolzano Bellunese. Era chiamato, confidenzialmente, la libellula della Schiara e di lui si ricordano le imprese, il carattere aperto e gioviale e l'apertura di decine di itinerari di varia difficoltà. Tra le tante avventure che l'hanno visto protagonista sulle montagne della provincia, una delle più note è sicuramente l'apertura della via sulla cresta Ovest della Cima del Burel; era l'agosto del 1953, Da Rold con il coraggio e l'entusiasmo dei suoi 27 anni era nel pieno delle forze e, con lui, ad accompagnarlo nell'impresa che li avrebbe resi noti, c'era Nereo Cusinato. Questa e altre storie di montagna, fatica e vette che lo videro protagonista sono state raccontate in Schiara-Storia e immagini dell'alpinismo bellunese 1862-1917 edito da ViviDolomiti. Ma non solo montagne. Da Rold difese anche la sua terra in tempo di guerra, quando entrò nelle fila dei partigiani con il nome di Saetta. Fu anche un gran tifoso del Calcio Belluno. La pagina Facebook Storia del Calcio Belluno 1905 l'ha infatti ricordato come uno storico e appassionato sostenitore della squadra gialloblu, uno dei fedeli sempre presenti alle partite che seguiva con ardore incurante anche del meteo.
A. Tr.
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