L'INTERVENTO
BELLUNO I solai sono pericolanti, le travi mangiate dai tarli e

Sabato 8 Dicembre 2018
L'INTERVENTO
BELLUNO I solai sono pericolanti, le travi mangiate dai tarli e i veri abitanti delle antiche stanze, oggi, sono i colombi. Ma Palazzo Olivotto si prepara a risorgere dall'abbandono. L'Ater dà una seconda possibilità all'antico edificio di via Duomo, adiacente al museo e per anni utilizzato da magazzino per la conservazione dei beni storici: con un intervento complessivo da 1 milione 180 mila euro ne farà una palazzina elegante, con sei appartamenti da destinare a giovani coppie o a famiglie monoparentali. Si vedrà. Oggi è presto per parlarne, con il progetto esecutivo in mano e il permesso di costruire l'Azienda territoriale per l'edilizia residenziale (presidente Ilenia Rento) pensa solo a rispettare la tabella di marcia e appaltare i lavori a gennaio 2019. «Il cantiere, poi, prenderà il via a maggio 2019 e proseguirà fino a dicembre 2020. La ristrutturazione costerà circa 880 mila euro, di cui 320 mila arriveranno dal Governo.
IL PALAZZO
La struttura è pressochè abbandonata da quasi vent'anni. negli ultimi tempi del suo utilizzo è stata sede per l'Associazione Amici del Museo e per i Cacciatori bellunesi. Nel 2011 l'Ater l'ha acquistato dal Comune per 410mila 574 euro e un accordo che ne prevede il diritto d'uso per sessant'anni. Da allora l'edificio è rimasto in attesa della sua seconda chance, arrivata qualche anno fa con l'iniziativa del Bando Periferie lanciata dal Governo, raccolta dal Comune di Belluno e, tra i vari partner, anche da Ater. «Il Palazzo nella struttura attuale risale al 1800, ma sicuramente una parte è stata costruita già nel Medioevo spiega l'architetto Gianluca Rossi, firmatario del progetto insieme a Karen Cecchin entrambi dipendenti dell'Azienda -. Lo si può vedere chiaramente nel mezzanino. La facciata esterna non è di particolare pregio, ma presenta attorno alla porta d'ingresso uno stemma a torciglione tipico dell'età gotica». L'ampiezza complessiva è di 599 metri quadri, divisi su tre piani mansarda compresa.
IL PROGETTO
In questo spazio Ater ricaverà 6 appartamenti di ampiezza variabile tra 48 e 90 metri quadri, di cui due duplex. Al piano terra le due vetrine un tempo occupate da uno studio e da un negozio di abbigliamento per bambini resteranno l'una in mano ad Ater e l'altra al Comune; il resto del piano verrà occupato dal vano ascensore e da una cantina di mattoni con volte, utile ai futuri abitanti del palazzo per riporre biciclette e altro materiale. Anche al primo piano, in un mezzanino non abbastanza alto per ricavare un appartamento, verrà creato uno spazio ad uso comune. Il resto saranno appartamenti, con pavimenti in legno e travi a vista. . Il cantiere prenderà il via, secondo le intenzioni, a maggio 2019 e proseguirà fino a dicembre 2020. La ristrutturazione costerà circa 880 mila euro, di cui 320 mila arriveranno dal Governo.
Alessia Trentin
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