L'influenza uccide ancora: non vaccinate le due vittime

Mercoledì 20 Febbraio 2019
IL VIRUS
BELLUNO L'influenza ha fatto la seconda vittima in provincia di Belluno. Dopo l'ex sindaco di Voltago Agorino, Marco Parissenti, morto nei giorni scorsi a soli 57 anni, è spirato in queste ore anche Giuseppe De Meio, 70 anni, di Domegge di Cadore, noto alla comunità per la sua lunga attività come gestore di una pompa di benzina. L'uomo soffriva già di altre patologie sulle quali il virus ha inciso in modo letale. Da giorni era ricoverato nel reparto di terapia intensiva dell'ospedale San Martino di Belluno dove si è fatto il possibile per cercare di ristabilirlo, senza tuttavia riuscire ad avere la meglio su un quadro clinico ormai troppo compromesso.
La direzione sanitaria conferma che si tratta del secondo caso registrato quest'anno in provincia di Belluno, richiamando una volta di più l'attenzione dei soggetti a rischio sulla necessità di sottoporsi alla profilassi vaccinale annualmente somministrata nel periodo autunnale.
E proprio la mancanza della profilassi, su entrambi i soggetti, sarebbe la prova provata di come la vaccinazione possa costituire un salva-vita, anche se non in maniera assoluta. Perché la possibilità di contrarre il virus, anche da vaccinati, non è del tutto esclusa.
Le dosi di vaccino acquistate dall'Usl per la campagna 2018-2019 sono state 34mila, tutte esaurite, spiega Raffaele Zanella, direttore medico.
Nel 2017, invece, i vaccinati sono stati 32mila. Un numero comunque ancora lontano dal tetto di copertura previsto dalla Regione Veneto: lo scorso anno è stato del 55 per cento contro l'obietto del 75 della popolazione oltre i 65 anni di età. La morte del 57enne agordino, tuttavia, evidenzia come il limite dei 65 possa essere tranquillamente ridotto.
All'inizio della campagna vaccinale, Fabio Soppelsa, dirigente del Dipartimento di prevenzione dell'Usl 1, aveva spiegato che l'obiettivo era «quello di ridurre la morbosità e la mortalità nella popolazione, ma anche di tagliare i costi legati poi all'insorgere di complicanze in soggetti non vaccinati».
Intanto, oggi alle 15, nella parrocchiale di San Giorgio, a Domegge, si svolgerà il funerale di De Meio che lascia la moglie Luigina, i figli Mauro e Stefano, il cognato Claudio ed i parenti tutti. I parenti non chiedono fiori, ma «eventuali donazioni in favore di Belluno Rianima-Olus».
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