Il rifugio Giussani, sulla Tofana, a 2.580 metri di altitudine, è pronto per

Sabato 6 Giugno 2015
Il rifugio Giussani, sulla Tofana, a 2.580 metri di altitudine, è pronto per aprire, per iniziare una nuova stagione estiva, riparati i guasti causati dal vento, lo scorso inverno. È stato rifatto il tetto; sono stati sostituiti i serramenti del seminterrato e dei piani superiori; sono state eseguite opere di adeguamento alle norme antincendio e di sicurezza. «Quest'anno contiamo di aprire in anticipo, rispetto al solito, visto che comunque siamo già qui, per cui accoglieremo i primi ospiti venerdì 12 giugno» - assicura il gestore Mauro Dapoz. I primi giorni di gennaio c'era stata la brutta sorpresa, per lui e per la sezione di Cortina del Cai, che ne è proprietaria: la lamiera del tetto era stata divelta dalle violente raffiche di vento. Erano state scagliate lontano, sui ghiaioni di forcella Fontana Negra, anche alcune travi di legno, oltre alle assi della perlinatura. Allora si portò lassù, con l'elicottero, il materiale per sistemare il tetto, in attesa di un rifacimento completo, con la buon stagione. Oltre a quest'opera di urgenza, c'è stata anche la sostituzione dei serramenti, prevista da tempo, in parte già iniziata, sostenuta da un finanziamento regionale, ottenuto dal Cai di Cortina.
Dapoz gestisce il rifugio in una lunga tradizione di famiglia, prima con il padre Vittorio "Toio", la mamma Aurora e i fratelli. Al Giussani non arrivano strade, né impianti di risalita: soltanto i sentieri e le vie ferrate, nel gruppo delle Tofane. Si è quindi utilizzato l'elicottero, oltre alla teleferica, per trasportare il materiale. Ieri a mezzogiorno sono scesi a valle i lattonieri, la squadra di operai che ha riparato il tetto. Oggi saranno tolti i ponteggi, poi termineranno il lavoro i falegnami, che hanno sostituito i serramenti, con nuove finestre moderne, più isolanti, rispetto a quelle posizionate oltre quarant'anni fa, quando fu costruito il rifugio. La struttura è una delle tre di proprietà della sezione di Cortina del Cai, con il Nuvolau, sulla vetta di quella montagna, ed il Palmieri, alla Croda da Lago. All'inizio degli anni '70 sostituì il vecchio rifugio Cantore, realizzato recuperando baraccamenti della Prima guerra mondiale, dove prima c'era il rifugio Tofana.(((dibonam)))

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