IL PROGETTO
BELLUNO Una qualifica professionale da spendere nel mercato del lavoro.

Martedì 4 Dicembre 2018
IL PROGETTO
BELLUNO Una qualifica professionale da spendere nel mercato del lavoro. È quanto offre il Centro Consorzi di Sedico attraverso due corsi di formazione per adulti in partenza da gennaio 2019. Un anno di lezioni concettuali e pratiche che permettono di ottenere i titoli di operatore del legno o di operatore elettronico. Entrambi i percorsi sono finanziati con risorse del Fondo sociale europeo dalla Regione Veneto, che mette a disposizione per l'intero territorio regionale 5 milioni di euro da suddividere in 49 interventi. Due dei quali vedranno, appunto, il coordinamento dell'ente formativo sedicense: per il settore legno come capofila, per quello elettronico come partner di Engim Veneto, che delega a Sedico l'attuazione. Possono candidarsi a partecipare i soggetti maggiorenni, in possesso di licenza di scuola media e residenti o domiciliati in Veneto. Priorità verrà riservata ai disoccupati, per i quali i corsi saranno interamente gratuiti. Non è comunque escluso chi ha già un'occupazione, ma in questo caso è richiesto un contributo di 300 euro. Le domande di ammissione dovranno essere presentate entro il 14 dicembre al Centro Consorzi. I candidati che verranno selezionati accederanno a un iter di 800 ore di lezione suddivise tra momenti teorici (italiano, matematica, scienze, informatica, diritto, economia e inglese) e momenti tecnico-professionali, con la possibilità, solo per i disoccupati, di un tirocinio curriculare e di una fase di accompagnamento alla ricerca del lavoro. Al termine l'esame per acquisire la qualifica.
IL PIANO DI STUDI
«Un elemento di rilievo precisa il responsabile dei progetti di qualifica per adulti Gianpiero Losso - è l'opportunità di creare per ogni partecipante un piano formativo personalizzato che si basa sull'esperienza di studio o di lavoro pregressa. Quindi, se un candidato ha già un bagaglio di competenze in questi ambiti gli possono essere riconosciuti dei crediti e le ore di lezione verranno ridotte fino a un minimo di 320». «Pensiamo siano occasioni interessanti, con grande spendibilità nel mondo delle imprese il commento del direttore del Centro Consorzi Michele Talo - perché permettono di formalizzare conoscenze, magari informali, che la persona già possiede. Chi ha già lavorato per anni nel settore può integrare con della formazione teorica, così come chi ha competenze formali in campi attigui può perfezionarsi solo con la formazione pratica. In questo modo si riesce in un anno a compiere un percorso che certifica un'attività e uno status personale con una vera e propria qualifica professionale. Un aspetto importante, visto che i dati dimostrano come a livello di occupazione sia elevata la forbice tra chi ha solo la terza media e chi invece può contare su un titolo di studio».
Simone Tormen
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