Il frate in cammino dalla Sicilia ai monti

Mercoledì 5 Luglio 2017
BELLUNO - Avvolto in un saio ingrigito dal tempo con sulle spalle una pesante croce in legno. Frate Biagio Conte sta attraversando anche la provincia di Belluno, oltre al resto d'Italia. È in cammino da un anno e quattro mesi con accanto il fidato fratello Davide, l'accompagnatore. Ieri i due frati, dal Longaronese hanno preso la strada per l'Agordino lungo la regionale 203 Agordina, calpestando l'asfalto tra via dei Papi e percorsi turistici, anche in mezzo al bosco. «Un cammino penitenziale - dice frate Biagio Conte - che ci ha portato anche sulla diga del Vajont. Ora la meta è il Trentino e l'Alto Adige, poi si vedrà». A piedi, dunque, consumando i sandali, dalla Sicilia al Trentino con la croce in spalla. Con quale finalità? «Voglio portare un messaggio di amore e speranza». Probabilmente ieri pomeriggio molti l'avranno visto con il suo cammino lento ma sicuro. Frate Biagio Conte, 54 anni, siciliano, missonario laico, a Palermo ha fondato la Missione di Speranza e Carità che oggi accoglie persone in difficoltà; conta varie comunità accogliendo in tutto più di mille persone secondo i dati forniti dalla stessa missione. Il frate non è nuovo a imprese di questo tipo: all'inizio degli anni Novanta si era ritirato a vivere come eremita senza avvisare nessuno al punto che la sua famiglia ne aveva denunciato la scomparsa alla trasmissione televisiva Chi l'ha visto?. Biagio si era fatto vivo da Assisi, dove era arrivato ovviamente a piedi. «Sono da più di un anno in cammino - dice Biagio - e ho già attraversato 16 regioni, isole comprese. Vedo tutti che corrono, tutti che vanno, ma vedo anche tanta solidarietà, i cittadini ci portano l'acqua. Noi a mezzogiorno non mangiamo, perché facciamo penitenza. Mangiamo la sera e soprattutto non chiediamo soldi a nessuno. Comunque non è una passeggiata». Anche ieri lungo la regionale Agordina, la gente si fermava per salutare il frate e portare un po' di incoraggiamento per il lungo viaggio. «Ricostruiamo questo mondo insieme», è il messaggio forte che lancia il missionario laico e aggiunge: «Uniamo la forza, tutti assieme, qualsiasi sia la religione, ma si unisca a noi anche chi non crede».
Mirko Mezzacasa

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