Esuberi Wanbao: azienda-sindacati sempre distanti

Martedì 31 Luglio 2018
MEL
Azienda da una parte, sindacati dall'altra: come previsto l'incontro si è rivelato un nulla di fatto. Ieri mattina si è tenuto un nuovo incontro fra la proprietà cinese della Wanbao Acc e le organizzazioni sindacali di Cgil, Cisl e Uil. Un incontro che, ovviamente, aveva quale fulcro i 90 esuberi.
I FATTI
Il piano industriale presentato dalla Wanbao parla di 120 esuberi. Nei mesi scorsi è stato sottoscritto dai sindacati un accordo con la Wanbao Acc per l'apertura di una mobilità su base volontaria, che ha visto l'adesione di 37 persone; si tratta per lo più di lavoratori vicini alla pensione o che hanno deciso di intraprendere nuove strade professionali. A rischio, quindi, restano un novantina di esuberi. La prima ipotesi avanzata è stata quella di attivare turni di sei ore giornaliere invece che di otto; una soluzione percorribile anche se da una parte vorrebbe dire ridurre lo stipendio dei lavoratori del 25% e, secondariamente, non vorrebbe dire azzerare gli esuberi ma solo ridurli. In essere ne rimarrebbero ancora 30 e i sindacati non possono accettare un accordo di questo tipo. Qui subentra l'appello che politica e sindacati hanno rivolto alle aziende del territorio affinchè assumano i lavoratori in esubero dalla Wanbao Acc. Un appello che al momento sembra essere caduto nel vuoto anche se, qualche timido segnale positivo, è arrivato dal tavolo provinciale delle politiche attive che si è riunito la scorsa settimana. Per capire se questo tavolo proporrà una risposta concreta ai lavoratori zumellesi bisognerà attendere la prossima convocazione in programma a fine agosto.
L'AGGIORNAMENTO
Ieri mattina i sindacati hanno incontrato l'azienda. «Com'era prevedibile spiega il sindacalista della Uil Luciano Zaurito si è rivelato un nulla di fatto in quanto l'azienda è rimasta ferma nella sua decisione di licenziare 90 persone e noi abbiamo ribadito che questo è inaccettabile». I licenziamenti scatteranno il primo di ottobre per cui i tempi sono sempre più stretti. Ora ci si aggiornerà il 2 di agosto e, il giorno successivo, ci saranno le assemblee con i lavoratori per fare il punto. È evidente che, fino a quando non si avrà una risposta dalle aziende del territorio, è difficile avere anche una risoluzione dal problema degli esuberi.
Eleonora Scarton
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