Crollo di soci, Acli in crisi: «Specchio del volontariato»

Martedì 26 Marzo 2019
Crollo di soci, Acli in crisi: «Specchio del volontariato»
IL CASO
Dieci anni fa, nel 2009, gli iscritti alle Acli provinciali erano 1.840. Ora sono poco più di mille. «E in questo momento perdiamo circa il 15% di iscritti ogni anno». Questi sono i numeri che, assieme ad altre dinamiche, preoccupano Flavio Cadorin, di Cesiomaggiore, presidente provinciale Acli (associazioni cristiane lavoratori italiani). «Ad essere in difficoltà - esordisce è in generale il volontariato. Una crisi che subiamo anche noi perché, fatta eccezione per le 15 persone presenti nelle cinque sedi distribuite in varie zone della provincia Belluno, Feltre, Agordo, Santa Giustina, Pieve di Cadore che svolgono servizio di Caf e Patronato, chi è impegnato nei cosiddetti recapiti è un volontario». Ed i recapiti, precisa Cadorin, costituiscono un vero punto di forza delle Acli. Qui infatti le persone possono avvicinarsi non solo per chiedere informazioni sulle pratiche che devono svolgere, ma anche per portare la documentazione necessaria che poi l'addetto porterà nella sede di Belluno dove verrà seguita e portata sino a conclusione ciascuna pratica. Insomma: un anziano, o una qualsiasi altra persona, riesce a svolgere una pratica completa senza allontanarsi dal proprio paese ed essere costretto ad arrivare sino a Belluno.
SUL TERRITORIO
In questo momento sono otto i recapiti distribuiti in diverse località che sono ospitati gratuitamente o in una sala messa a disposizione dal Municipio San Gregorio nelle Alpi, Sospirolo, Limana, Trichiana, Auronzo di Cadore, Lozzo di Cadore in canonica come accade a Cesiomaggiore o, nel caso di Gron, nelle ex scuole. «E noi siamo proprio alla ricerca oltre che di nuovi volontari da formare, anche di luoghi che possano diventare sedi per i recapiti. A breve, per esempio, forse riusciremo a riaprire un recapito in Alpago, una zona che per noi in questo momento è scoperta ma molto importante. Fatta poi eccezione per due punti in Cadore, in montagna non riusciamo ad essere presenti». Cadorin spiega così la crisi di iscrizioni: «I nostri competitor sono i sindacati che però sono presenti, a differenza nostra, nei luoghi di lavoro. Noi invece, fatta eccezione per una cinquantina di iscritti, fra le nostre fila abbiamo solo pensionati e quindi non riusciamo ad aumentare il numero di soci. Anzi quando essi scompaiono, diminuiamo».
SERVIZI
Eppure, prosegue il presidente provinciale che fa parte anche del direttivo regionale e nazionale, i servizi Acli sono molto competitivi: «Infatti la quota di adesione annua è di soli 18 euro». Questi i servizi offerti dal Caf Acli: modello 730, modello redditi, Imu, Tasi, Isee, Bonus energia gas e idrico, Red, bottega dei diritti, contabilità professionisti e autonomi, adempimenti enti terzo settore, statuti e modelli Eas, modello 770 e Cu, Irap e Ets, successioni, contratti di locazione, colf e badanti, amministratore di sostegno. Servizi del Patronato: assegni familiari, disoccupazioni, invalidità, maternità, permessi di soggiorno, pensioni, pubblico impiego, pratiche Inail per infortuni e malattie professionali, verifica contributi. Sedi: Belluno 0437-25786; Caf 0437-944853, Patronato 0437-7941841. Agordo 0437-640524; Feltre 0439-2106; Santa Giustina 0437-888872; Pieve di Cadore 0435-501133.
Giovanni Santin
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