Botte all'anziano: «Dammi 50 euro»

Martedì 23 Ottobre 2018
IL RAGGIRO
BELLUNO Sono finiti a processo per 50 euro. La somma è piccola, ma il reato è pesante: estorsione.
Alla sbarra Francesco Palma, 37 anni, originario di Palermo, e Dina Lusa, 52, di Feltre, entrambi difesi dall'avvocato Cristiana Riccitiello del foro di Belluno.
L'accusa è stata ricostruita ieri in aula dal pubblico ministero Sandra Rossi, ripercorrendo quel giorno del 29 dicembre 2015, in città, quando i due imputati, in concorso morale e materiale tra loro, minacciarono di picchiare il 78enne, A.T., se non avesse consegnato loro un assegno postale del valore di 50 euro.
Minacce che sortirono il loro effetto, tanto che la vittima intestò il check alla Lusa. Ma le botte arrivarono ugualmente, perché Palma, sempre secondo l'accusa, non si trattenne dallo sferrare un pugno all'uomo, colpendolo allo zigomo e all'occhio destro.
Ieri però il processo ha subito uno stop, dovuto all'assenza della parte offesa attesa in aula per riferire l'accaduto. È stato così necessari spostare l'udienza al 14 gennaio 2019.
L'imputazione di Palma e Lusa si intreccia ad un altro episodio di estorsione in capo ad altri soggetti. In comune però c'era sempre la stessa vittima che nell'agosto dello stesso anno, il 2015, fu minacciato e picchiato con un bastone per indurlo a consegnare ai malviventi i 550 euro della pensione. Questa parte però ha seguito un'altra strada processuale.
Si tornerà in aula in gennaio per sentire il racconto della vittima e capire come siano realmente andate le cose quel giorno anche attraverso l'audizione di altri testi. Il procedimento è aperto davanti al giudice Angela Feletto del tribunale di Belluno.
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