VENEZIA Resta in carcere Mirco Mestre (nella foto), il sindaco di Eraclea accusato

Mercoledì 13 Marzo 2019
VENEZIA Resta in carcere Mirco Mestre (nella foto), il sindaco di Eraclea accusato
VENEZIA Resta in carcere Mirco Mestre (nella foto), il sindaco di Eraclea accusato di voto di scambio nell'inchiesta sulla presenza dei Casalesi nel Veneto orientale. Lo ha deciso il Tribunale del Riesame che ieri ha esaminato 14 posizioni degli indagati nell'inchiesta, confermando le misure per ddodici di loro, tra cui, appunto, Mestre. Interrogato la settimana scorsa dal pubblico ministero Roberto Terzo, il sindaco si era difeso sostenendo di non aver avuto alcun contatto, né stretto alcun accordo con il boss Luciano Donadio. Tesi ribadita ieri davanti al Riesame dal suo legale, Emanuele Fragasso. I giudici ieri hanno accolto per un'eccezione - quella di contestazione a catena - solo il ricorso di Lefter Disha ed Elton Koka, i due albanesi accusati di droga in questo procedimento. I due restano il carcere, per un'altra accusa contestata, quella di tentato omicidio. Il Riesame ha confermato il carcere, oltre che per l'ex sindaco Mirco Mestre, anche per il candidato accusato di avergli fatto da tramite, Emanuele Zamuner. Misure confermate anche per il poliziotto Moreno Pasqual, per l'imprenditore Samuele Faè, per Giuseppe e Antonio Puoti, Vincenzo Celardo, Tommaso Napoletano, Girolamo Arena, Costantino Positò e Mauro Secchiati.
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