Donazzan: «Mattarella valuti di sciogliere l'Anpi». È bufera

Mercoledì 6 Febbraio 2019
Donazzan: «Mattarella valuti di sciogliere l'Anpi». È bufera
IL CASO
VENEZIA Non si placa la bufera su Anpi. Prima il ministro Matteo Salvini che mette in discussione i finanziamenti pubblici all'associazione e ieri l'assessore veneto Elena Donazzan che ha fatto appello al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, perché valuti lo «scioglimento dell'Anpi per aver negato l'esistenza delle foibe e per difendere la memoria di Norma Cossetto, trucidata dalle truppe titine». Una posizione emersa dopo «le recenti dichiarazioni dei direttivi padovani e veneziani dell'Anpi contro la ricostruzione storica della pellicola Red Land - Rosso Istria'». Film ieri in molte sale italiane che sarà trasmesso, l'8 febbraio, su RaiTre. Donazzan rincara convinta che «il dramma di questi nostri fratelli italiani è stato per anni taciuto consapevolmente, perché la cattiva coscienza di chi ha governato la nostra nazione con la complicità del partito Comunista, fece prevalere la ragion di Stato su verità e giustizia». Parole che suonano come lame.
LA REPLICA
«Anpi nasce nel 44, nel 45 diventa ente onorario e dal 2016 è aperto ai non partigiani per portare avanti i valori della Resistenza che hanno dato vita alla Costituzione anche quando i partigiani non ci saranno più» premette Floriana Rizzetto, presidente del Comitato padovano e membro del Comitato nazionale di Anpi. «Non ci sono motivi per sciogliere l'associazione come richiesto da Donazzan» e sul fronte finanziamenti «sfatiamo la fake news che siamo ricchi, il nostro bilancio consta di tesseramento, 5 per mille e soldi pubblici su progetti che ammontano a 100mila euro l'anno». Per quanto riguarda il film Red Land, Rizzetto si ripromette di vederlo in tv anche se «sono perplessa su come lavora questi temi Bellucco, avevo già visto sue cose, le ricostruzioni non erano corrette». Oggi, l'esponente Anpi, sarà a Roma al direttivo nazionale dove solleverà il caso Donazzan «e poi decideremo se fare un'iniziativa pubblica». La presidente padovana prende invece le distanze dal post della sezione Anpi di Rovigo che negava l'esistenza delle foibe, definendolo «uscite improvvide che ci fanno danno».
LA POLITICA
Tutta la sinistra alza gli scudi. «Giù le mani dall'Anpi, basta becere strumentalizzazioni per un post sbagliato» replica il gruppo regionale del Pd. Critiche a Red Land dalla Federazione di Venezia e Treviso del Pci: «È un film di propaganda fascista, ha stravolto la realtà storica». Affianca Donazzan, invece, il deputato veneto di Fratelli d'Italia Luca De Carlo, chiedendo pure lui un intervento di Sergio Mattarella sul ruolo dell'Anpi. E sul tema si esprime, su Facebook, nuovamente il sindaco di Parma Federico Pizzarotti, sempre sulle polemiche sollevate dal convegno Foibe e fascismo' nella città emiliana: «Quando si parla di fatti storici e di drammi che hanno colpito l'Italia bisognerebbe che il negazionismo fosse un'attività bandita dal pensiero umano».
Raffaella Ianuale
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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