Costerà 150 milioni di euro all’anno lo screening di massa che la Regione Veneto si appresta ad effettuare su 250mila cittadini, tutti abitanti dei 31 Comuni le cui acque sono state contaminate dai Pfas, le sostanze perfluoroalchiliche prodotte dall’azienda Miteni di Trissino e utilizzate in diversi campi, compresa l’industria conciaria. Quei veleni sono finiti negli ultimi 40 anni nell’acqua e proprio bevendo acqua le persone hanno assunto quelle sostanze. L’acqua dei rubinetti ora è "sana" grazie ai filtri al carbone, ma i Pfas sono sostanze non biodegradabili, persistenti e che si accumulano nel sangue, come ha dimostrato il biomonitoraggio eseguito dall’Istituto superiore di sanità (Iss) su un campione di 507 persone. E siccome i Pfas sono potenzialmente cancerogeni, la Regione ha deciso di controllare per i prossimi 5-10 anni tutti gli abitanti dei 31 Comuni contaminati, compresi tra le province di Vicenza, Verona, Padova. Per un costo complessivo che alla fine sfiorerà il miliardo di euro solo di accertamenti clinici di base...
Pfas - Il Gazzettino.it
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