Dai nobili agli enti, chi sono i nuovi "signori" delle 4.273 prestigiose ville storiche. Mutui e fondi per restaurarle: i vantaggi

Mercoledì 27 Marzo 2024 di Angela Pederiva
Ville storiche in Veneto e Fvg

Dopo settant'anni e passa, il monito di Giuseppe Mazzotti sulle antiche residenze patrizie riecheggia ancora: «Noi non dobbiamo consentire che finiscano in mano agli speculatori, che tagliano gli alberi dei parchi, vendono i cancelli in ferro battuto e le belle statue, trasformano le belle case ornate in magazzini e stalle...».

Ma chi sono oggi i proprietari dei 4.273 edifici storici che costituiscono un tratto identitario del paesaggio nordestino?

Per il 15% enti pubblici o ecclesiastici, per l'85% soggetti privati. «Però non dobbiamo più pensare solo a situazioni nobiliari di antico lignaggio, risalenti almeno alla Serenissima se non addirittura all'Alto Medioevo, bensì anche a società, fondi finanziari, fondazioni, realtà straniere: proprietà più frammentate che in passato, quando la famiglia patriarcale lasciava l'eredità al primogenito, mentre adesso c'è chi scopre di possedere magari un centesimo di un grande compendio, con tutte le difficoltà di intervento su siti oltretutto vincolati», riflette Andrea Valentini, responsabile dell'area tecnica dell'Istituto regionale ville venete, spiegando il senso dell'iniziativa con cui l'ente strumentale di Palazzo Balbi punta a mappare caratteristiche e richieste del settore.


3.835 dimore in Veneto e 438 in Friuli Venezia Giulia

Già ricostruire l'indirizzario aggiornato per la spedizione degli inviti a "Ville in ascolto", raccontano dall'Irvv, è stata un'impresa nell'impresa di coinvolgere 3.835 dimore in Veneto e 438 in Friuli Venezia Giulia. «Un patrimonio importante non solo per l'architettura osserva il presidente Amerigo Restucci ma anche per il contesto in cui sono avvenute le costruzioni.

Il territorio veneto è stato sedimentato da queste presenze. Ora alle famiglie storiche si affiancano nuovi proprietari, che intendiamo incontrare per capire le loro esigenze, così da redigere un documento che sarà presentato alle due Regioni».

Il calendario degli appuntamenti

Otto gli appuntamenti in calendario, uno per ciascuna provincia veneta, più un altro per l'area friulgiuliana: 4 aprile alle 10 a Villa Venier-Contarini di Mira (Venezia) e alle 16.30 a Villa Revedin-Bolasco di Castelfranco Veneto (Treviso); 8 aprile alle 10 a Villa Contarini-Fondazione "G. E. Ghirardi" di Piazzola sul Brenta (Padova) e alle 16.30 a Villa Badoer di Fratta Polesine (Rovigo); 11 aprile alle 10 a Villa Pojana di Pojana Maggiore (Vicenza) e alle 16.30 a Villa Perez-Pompei-Sagramoso di Illasi (Verona); 16 aprile alle 10 a Villa De Manzoni di Sedico (Belluno); 18 aprile alle 16.30 a Villa Manin di Codroipo (Udine).


Finanziamenti per le ville storiche


In oltre mezzo secolo di attività, iniziata come Ente per le ville venete, l'Irvv ha promosso più di 1.900 interventi di conservazione e valorizzazione, erogando finanziamenti per almeno 300 milioni di euro. «Ma la leva finanziaria sottolineano Restucci e Valentini è stata in rapporto di uno a tre: le risorse pubbliche hanno generato un valore triplo, considerando la spesa privata e il relativo indotto». Durante gli incontri, ai proprietari saranno illustrate le tre misure attive per i restauri, con i relativi servizi di assistenza.

Mutui fino a 500.000 euro per progetto

Innanzi tutto i mutui: importi fino a 500.000 euro per progetto, durata di 20 anni, tasso di interesse pari al 50% di quello ufficiale di sconto della Bce, erogazione finale pari al 2,5% della quota capitale a chiusura totale del piano di ammortamento. Poi i contributi a fondo perduto per le opere urgenti di conservazione: importo delle opere ammissibili fino a 150.000 euro, ammontare massimo della sovvenzione pari al 30% del progetto. Quindi le erogazioni per i lavori di messa in sicurezza degli edifici danneggiati da eventi calamitosi: anche in questo caso fino a 150.000 e fino al 30%, elevabile al 50% nel caso di istanze presentate da soggetti pubblici o di interesse pubblico.


Il sito web


«Questi edifici, alcuni patrimonio Unesco, non sono solo bellezze monumentali ma anche organismi pulsanti di vita», fa sapere Cristiano Corazzari, assessore regionale alla Cultura: «La volontà dell'Irvv di proporre, tramite il progetto "Ville in ascolto", l'alleanza tra pubblico e privato ha come obiettivi il rilancio dell'Istituto e il rafforzamento delle relazioni con i proprietari delle ville al fine di fornire servizi rinnovati, di qualità e capaci di rispondere ai fabbisogni del patrimonio. Anche il totale rinnovamento a cui si sta procedendo del sito internet dell'Istituto va nella direzione di coinvolgere in maggior misura gli stakeholder». A questo proposito Enrico Specchio, direttore reggente dell'Irvv, annuncia che il portale sarà online «da giugno» con una nuova veste grafica e contenutistica, imperniata attorno a quattro concetti-chiave: "istituto", "visita", "conosci" e "partecipa".

Ultimo aggiornamento: 28 Marzo, 09:59 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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