Slow Food svela la "buona Venezia": ristoranti, osterie, bacari e tutti i negozi di qualità

Lunedì 17 Settembre 2018 di Claudio De Min
Slow Food svela la "buona Venezia": ristoranti, osterie, bacari e tutti i negozi di qualità
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VENEZIA - Da una parte il sentito dire, il luogo comune, il pregiudizio, la disinformazione e, certo, anche qualche deprecabile episodio (e un bel po' di cialtroni e furbetti della ristorazione e dell'accoglienza che, come ovunque, del resto, nelle città a fortissima vocazione turistica, proliferano). Dall'altra la Venezia accogliente, pulita, onesta, buona, affidabile, che non ci sta a farsi coinvolgere (e travolgere) dalla bufera mediatica che di tanto in tanto, e a volte anche per autentiche stupidaggini, però investe la città. Lo so, molti di voi anche quelli che vivono a pochi chilometri dal centro storico spalancheranno gli occhi, increduli di fronte al pieghevole preparato dalla Condotta Slow Food di Venezia (dunque, non da un'associazione di categoria), una lunghissima lista di (ottimi) ristoranti, osterie, trattorie, bacari, bar, caffè, enoteche, pasticcerie, alimentari, panifici, macellerie etc. etc. messe assieme unendo le esperienze dei soci stessi e i suggerimenti (verificati) dei comuni cittadini veneziani che questi luoghi li conoscono e frequentano.
 
DIFENDERE LA QUALITÀ
Eppure, è la realtà, come dimostra questo progetto, l'ennesimo a difesa della città, del suo artigianato, dei suoi operatori appassionati, coordinato e verificato porta a porta dalla Condotta Slow Food di Venezia, per realizzare un elenco che comprende centinaia di insegne e sarà diffuso al prossimo Terra Madre - Salone del Gusto, da giovedì prossimo a lunedì 24, al Lingotto di Torino. Negozi e locali che incarnano i principi Slow Food, che ancora esistono eccome anche a Venezia, realtà che il turismo di massa e una comunicazione frettolosa e superficiale ritengono invece (erroneamente) sparite dalla Laguna. In più, la lista diventa un prezioso vademecum, che andrebbe diffuso il più possibile, e fatto arrivare non solo fra le mani dei turisti ma anche va detto di molti veneziani, per non parlare della Terraferma. E allora ecco che dai sette ristoranti stellati alle tante, nuove insegne animate da giovani innamorati delle cose buone e della città, c'è solo l'imbarazzo della scelta ed è perfino paradossale che persino questa freschissima lista sia già addirittura incompleta e tutt'altro che definitiva: penso, solo per fare due nomi, a l'Oste-Ria e alla pasticceria Donatella, entrambi a Cannaregio. Senza contare qualche, inevitabile, dimenticanza, da rimediare magari un una prossima ristampa. O alle novità in arrivo.

EDUCAZIONE SENSORIALE
Il tutto mentre, partendo da questo progetto, Slow Food Venezia pensa di andare oltre, e realizzare un'altra idea: durante il prossimo anno scolastico, oltre al progetto di recupero degli ulivi presenti in Laguna, che coinvolge le scuole elementari, si pensa, per i ragazzi delle medie, ad un corso di educazione sensoriale e lettura delle etichette dei prodotti alimentari.
Intanto procuratevi il dépliant e tenetelo bene in vista, potrebbero tornarvi utili i suoi quasi trecento suggerimenti, due terzi dei quali nel settore ristorazione. Così non direte più che a Venezia non si sa dove mangiare.
Ultimo aggiornamento: 18 Settembre, 13:06 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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